Nel 1918 Großmann rapì un bambino che si trovava solo e lo violentò; infine lo lasciò andare, minacciandolo di morte senel caso in cui avesse riferito il fatto a qualcuno. Curiosamente non finì macellato come gli altri. NelloLo stesso giorno il bambino tornò dai genitori e gli raccontò il fatto;, l'episodio tramite i genitoriche arrivò alle orecchie dei poliziotti;. dalDal suo racconto trovaronoraccolsero anche l'identikit dell'aggressore. Fu così collegato a una grossa serie di ritrovamenti di corpi avvenuti in un canale nello stesso periodo. Gli altri risalgono a due anni dopo, quando un gruppo di ragazzi trovò altri due corpi decapitati e sventrati sotto un ponte e quando, quattro mesi dopo, un vagabondo trovò altri tre corpi, tutti appartenenti a prostitute. Le vittime in totale erano svariate decine, attorno alla trentina. La polizia cominciò a fare interrogatori e ricerche, ma senza successo. Il 21 agosto del 1921 i vicini udirono dall'appartamento di Großmann alcune grida e dei forti rumori, che dopo pochi attimi smisero. Spaventati, decisero finalmente di chiamare le autorità. La notte stessa gli agenti entrarono in casa sua e ci trovarono su un letto il cadavere di una prostituta morta da poco e diverse chiazze di sangue per la casa, che indicavano la presenza di altre 3 persone, che non trovarono in quanto già cucinate e vendute. La polizia, che aveva abbastanza prove, lo arrestò con l'accusa di omicidio di primo grado e lo portò in centrale. Non confessò nulla agli agenti, ma lo collegarono ugualmente alle ultime sparizioni e ai numerosi ritrovamenti. La soglia delle vittime sospettate si alzò a 50.