Scipio Slataper: differenze tra le versioni
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Ebbe cinque fratelli: Lucilla (morta in tenera età), Gastone, Vanda, Nerina e Guido<ref name=dbi/>.
Si trasferì a [[Firenze]] per studiare; qui si laureò in Lettere, con una tesi su [[Henrik Ibsen|Ibsen]]. Tornato a Trieste, nel settembre 1913 sposò Pur essendo stato inizialmente molto critico nei confronti delle tesi [[irredentismo|irredentiste]], allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] si arruolò volontario, come molti altri triestini, insieme col fratello Guido nel [[Regio Esercito|Regio Esercito italiano]], raggiungendo il grado di [[sottotenente]] di [[Fanteria]] nel [[1º Reggimento Fanteria "San Giusto"|1º Reggimento "Re"]]; morì al fronte combattendo sul [[Battaglia del Podgora|monte Podgora]] (toponimo sloveno della località ''Piedimonte del Calvario'', ora nel comune di [[Gorizia]])<ref>{{cita web|url=http://www.itinerarigrandeguerra.it/Tomba-Di-Scipio-Slataper-Monte-Calvario-Gorizia|titolo=Tomba di Scipio Slataper|sito=Itinerari della Grande Guerra|accesso=13 luglio 2014}}</ref>; per il suo coraggio gli fu concessa la [[medaglia d'argento al valor militare]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilterritorio.ccm.it/index_.php|titolo=Da Vivante a Timeus : ideologie e identità a confronto nel tramonto di un'epoca, Fabio Todero |editore=Il territorio, semestrale di storia, memoria, cultura, fotografia, ambiente, n. 10, novembre 1998}}</ref> alla memoria.
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