Campania: differenze tra le versioni

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Durante il [[Regno delle due Sicilie]], in Campania si ottennero primati e innovazioni storiche: il maggior complesso industriale metalmeccanico d'Italia ([[Officine di Pietrarsa|Pietrarsa]], diventato poi museo) con oltre mille addetti e famoso anche in Europa, la maggior industria navalmeccanica d'Italia (a [[Napoli]] e [[Castellammare di Stabia]]; quest'ultimo primo in Italia per grandezza con 1.800 operai), la prima nave a vapore dell'Europa continentale (la ''[[Ferdinando I (nave)|Ferdinando I]]''), la prima [[nave da guerra]] a vapore d'Italia (la [[pirofregata]] ''[[Ercole (pirofregata)|Ercole]]''), la prima nave a propulsione ad elica (la ''[[Giglio delle Onde]]''), la prima nave munita di macchina a vapore costruita interamente in [[Italia]] (la ''[[Ettore Fieramosca (pirofregata)|Ettore Fieramosca]]''<ref name="fieramosca">{{cita web |url=http://www.marinai.it/contatti/fmosca.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=4 luglio 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110104190054/http://www.marinai.it/contatti/fmosca.pdf |dataarchivio=4 gennaio 2011 }}</ref>), la prima nave militare ad elica ed in metallo (la ''[[Garibaldi (pirofregata)|Borbone]]'') e il primo codice marittimo italiano (varato da un giurista di [[Procida]]), Napoli fu la prima capitale in Italia ad avere le strade illuminate con 350 lampade a gas, il primo [[esperimento]] di illuminazione elettrica in una città italiana (a [[Capodimonte (Napoli)|Capodimonte]]), i primi ponti sospesi d'Italia (il [[Ponte Real Ferdinando sul Garigliano]] e il [[Ponte Maria Cristina]]), la prima linea di telegrafo elettrico inaugurata il 1º settembre [[1851]] tra [[Caserta]] e [[Capua]]<ref>De Sivo G. (1964) ''Storia del Regno delle Due Sicilie, Napoli, Berisio, p. 384, {{NoISBN}}</ref>, il primo albergo per i poveri (il [[Real Albergo dei Poveri]]), la prima ferrovia e le prime stazioni in Italia (1839, linea [[Ferrovia Napoli-Portici|Napoli-Portici]]), la prima galleria ferroviaria del mondo (presso Nocera), il primo teatro lirico d'Europa (il [[Teatro San Carlo|San Carlo]]), il primo sistema di [[fari]] lenticolari in Italia, il primo osservatorio astronomico (a [[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Capodimonte]]), il primo osservatorio sismologico al mondo (l'[[Osservatorio Vesuviano]]<ref>{{cita |Harold Acton |p. 3}}</ref>), i primi conservatori musicali, la prima università laica d'Europa (la [[Università degli Studi di Napoli Federico II|Federico II]]) oltre che diverse scuole di "Arti e mestieri", il primo sistema pensionistico d'Italia (con la ''Legge sulle Giubilazioni e Pensioni'' del 3 maggio 1816) ed il primo statuto socialista del mondo (seterie di [[San Leucio (Caserta)|San Leucio]])<ref>De Sangro M., ''I Borboni nel regno delle sue Sicilie'', Edizioni Caponi 2003</ref>.
 
Nonostante ciò, il regno rimaneva una monarchia assoluta e la Campania fu coinvolta nei moti liberali del 1820, che si manifestarono nella rivolta capitanata dal generale [[Guglielmo Pepe]]: intimorito, il re Ferdinando elargì dapprima una Costituzione, per poi ritirarla e reprimere l'opposizione chiedendo l'aiuto militare austriaco<ref>pag. 161-170, Gianni Oliva, ''Un regno che è stato grande'', Mondadori, 2012</ref>. AccaddeCiò qualcosasi diripeté similenei nelmoti del 1848 quando, dopo l'ennesima insurrezione, Ferdinando II concesse una carta costituzionale. Dopo pochi mesi però il sovrano sciolse le camere ripristinando l'assolutismo.<ref> Viviana Mellone "Napoli 1848, il movimento radicale e la rivoluzione" 2017</ref>
 
=== L'unità d'Italia e il brigantaggio ===