Orchestrion: differenze tra le versioni
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Oltre alla Mills Novelty, anche la Ludwig Hupfeld di Lipsia riuscì a produrre un orchestrion con violino integrato. Alla locale fiera d'autunno del 1908, la ditta ne presentò il prototipo, la ''Hupfeld Phonoliszt Violina''. Il primo modello conosciuto, del 1909, conservato al gabinetto musicale museale di [[Rüdesheim am Rhein]], ha tre violini collocati in verticale e disposti a semicerchio. Un [[Arco (musica)|arco]] rotante, incrinato con circa 1400 [[Criniera|crini di cavallo]], pone in vibrazione le corde dei tre strumenti. Ogni violino suona su un'unica corda (rispettivamente [[Mi (nota)|mi]], [[La (nota)|la]] e [[Re (nota)|re]]): il tentativo di costruire orchestrion con due (o tre) violini, azionando due corde per ciascuno e permettendo così di suonare tutte e quattro le corde dello strumento, fu presto abbandonato per l'eccessiva difficoltà tecnica. La ''Phonoliszt Violina'' fu prodotta dal 1909 al 1930.
I violini potevano produrre il [[pizzicato]], lo [[staccato]] e gli [[Armonici naturali|armonici]], raggiungere [[Intervallo (musica)|intervalli]] preclusi alla mano umana e suonare a una, due o anche tre voci. Alcuni modelli più tardivi, sotto lo stesso nome di ''Phonoliszt Violina'', furono dotati di violini leggermente più grandi.<ref>
Altro produttore fu la ditta Popper di Lipsia: il suo ''Violinovo'' conteneva un violino capace di suonare su due corde (la e mi) applicando anche il [[vibrato]]. L'azione dell'arco era prodotta da un piccolo [[Giunto cardanico|albero cardanico]] alla cui estremità una decina di chiodini di celluloide e altrettanti più grandi erano infilati l'uno nell'altro in modo alterno, così da assorbire meglio la [[Colofonia|pece]]. Una forza [[Pneumatica (scienza)|pneumatica]] permetteva all'albero e ai chiodini di spostarsi da una corda all'altra e anche di variare la pressione sulle corde. Insieme al pianoforte e al violino era possibile programmare a piacere effetto mandolino, triangolo, rullante, timpani, piatti cinesi. È noto un unico esemplare, scoperto nel 1972 dal restauratore Werner Baus a [[Witzenhausen]] e conservato a Rüdesheim.
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