Sviluppo di software Android: differenze tra le versioni
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Il 12 luglio 2010 Google ha annunciato la disponibilità di App Inventor, un ambiente di sviluppo online per i programmatori alle prime armi, basato sulla Libreria a Blocchi di Java del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] e che fornisce l'accesso al [[Sistema di posizionamento globale|GPS]] del dispositivo, ai dati dell'[[accelerometro]], alle funzioni del telefono, ai messaggi di testo, ai contatti, alla memoria e ai servizi Web, inizialmente compresi [[Amazon]] e [[Twitter]]. "Abbiamo potuto fare tutto questo perché l'architettura di Android è molto aperta", ha detto il direttore del progetto del MIT Hal Abelson.<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/2010/07/12/technology/12google.html?src=busln&_r=0|titolo=Google’s Do-It-Yourself App Creation Software|lingua=en|data=12 luglio 2010|accesso=24 agosto 2016}}</ref> In fase di sviluppo per oltre un anno<ref>{{cita web|url=https://research.googleblog.com/2009/07/app-inventor-for-android.html|titolo=App Inventor for Android|lingua=en|data=31 luglio 2009|accesso=24 agosto 2016}}</ref>, lo strumento di editing a blocchi è stato insegnato al corso di informatica ad [[Harvard]], al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]], a Wellesley, al Trinity college (Hartford) e all'[[Università di San Francisco]], dove il professor David Wolber sviluppò un corso introduttivo di informatica e un libro-tutorial basati su App Inventor destinati agli studenti non frequentanti i corsi di informatica.<ref>{{cita web|url=http://www.sfgate.com/business/article/Google-brings-app-making-to-the-masses-3207656.php|titolo=Google brings app-making to the masses|lingua=en|data=11 dicembre 2009|accesso=24 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.appinventor.org/|titolo=Learn to build Android apps in hours|lingua=en|data=|accesso=24 agosto 2016}}</ref>
Nella seconda metà del 2011 Google ha rilasciato il codice sorgente, terminato il suo servizio Web e ha fornito finanziamenti per la creazione del MIT Center for Mobile Learning, guidato dal creatore dell'App Inventor Hal Abelson e dai suoi colleghi del MIT Eric Klopfer e Mitchel Resnick.<ref>{{cita web|url=https://news.mit.edu/2010/android-abelson-0819|titolo=The MIT roots of Google’s new software|lingua=en|data=19 agosto 2010|accesso=24 agosto 2016}}</ref> L'ultima versione distribuita come il risultato della collaborazione fra Google e il MIT è stata rilasciata nel febbraio 2012, mentre la prima versione creata esclusivamente dal MIT è stata lanciata nel marzo 2012<ref>{{cita web|url=https://news.mit.edu/2013/app-inventor-launches-second-iteration|titolo=App Inventor launches second iteration|lingua=en|data=30 dicembre 2013|accesso=24 agosto 2016}}</ref> ed è stata aggiornata ad App Inventor 2 nel dicembre 2013.<ref>{{cita web|url=http://appinventor.mit.edu/explore/classic.html|titolo=App Inventor Classic|lingua=en|data=|accesso=24 agosto 2016}}</ref> Come dal 2014, App Inventor è ora gestito interamente dal MIT.<ref>{{cita web|url=http://beaverfallsturners.net/spy-bbm-iphone-e3/|titolo=Spy bbm iPhone|lingua=en|data=|accesso=24 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160820221252/http://beaverfallsturners.net/spy-bbm-iphone-e3/|dataarchivio=20 agosto 2016|urlmorto=sì}}</ref>
=== Basic4android ===
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Il 18 agosto 2008 fu rilasciato l'Android SDK 0.9 beta, che presentò una libreria API aggiornata ed estesa, miglioramento degli strumenti di sviluppo e un design aggiornato per la schermata Home. Istruzioni dettagliate per l'aggiornamento furono messe a disposizione di coloro che già stavano lavorando con una versione precedente.<ref>{{cita web|url=https://code.google.com/android/intro/upgrading.html|titolo=Upgrading the SDK|lingua=en|data=|accesso=25 agosto 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080913131056/http://code.google.com/android/intro/upgrading.html|dataarchivio=13 settembre 2008}}</ref> Il 23 settembre 2008 fu rilasciato l'SDK 1.0 (Release 1).<ref>{{cita web|url=https://developer.android.com/sdk/older_releases.html|titolo=SDK Archives|lingua=en|data=|accesso=25 agosto 2016}}</ref> che, secondo le note di rilascio, includeva "principalmente correzioni di bug, anche se sono state aggiunte alcune caratteristiche minori". Sono state incluse anche diverse modifiche API rispetto alla versione 0.9.
A partire dal luglio 2013 sono state sviluppate più di un milione di applicazioni<ref>{{cita web|url=https://mashable.com/2013/07/24/google-play-1-million/#O7OWLhTX5PqT|titolo=Google Play Hits 1 Million Apps|lingua=en|data=24 luglio 2013|accesso=25 agosto 2016}}</ref> con oltre 25 miliardi di [[download]].<ref>{{cita web|url=http://www.androlib.com/appstats.aspx|titolo=Android App Stats|lingua=en|data=|accesso=25 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://techcrunch.com/2011/04/14/google-3-billion-android-apps-installed-up-50-percent-from-last-quarter/|titolo=Google: 3 Billion Android Apps Installed; Downloads Up 50 Percent From Last Quarter|lingua=en|data=14 aprile 2011|accesso=25 agosto 2016}}</ref> Una ricerca effettuata a giugno 2011 ha indicato che oltre il 67% degli sviluppatori utilizzavano la piattaforma al momento della pubblicazione .<ref>{{cita web|url=https://www.visionmobile.com/blog/2011/06/developer-economics-2011-winners-and-losers-in-the-platform-race|titolo=Developer Economics 2011|lingua=en|data=8 giugno 2011|accesso=25 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160829022036/https://www.visionmobile.com/blog/2011/06/developer-economics-2011-winners-and-losers-in-the-platform-race|dataarchivio=29 agosto 2016|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2012, con circa 105 milioni di dispositivi venduti, Android rappresentava il 68% nel mercato della telefonia mobile.
== Sviluppo hardware esterno ==
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