Voghersca: differenze tra le versioni

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Con il [[trattato di Schönbrunn]] ([[1809]]) entrò a far parte delle [[Province Illiriche]].
 
Col [[Congresso di Vienna]] nel 1815 rientrò in mano austriaca nel [[Regno d'Illiria]]. Fino al [[1850]] fece parte del comune di [[San Pietro (San Pietro-Vertoiba)|San Pietro]]<ref name="storia3">[http://www.sempeter-vrtojba.si/index.php?vie=cnt&str=4_slo Zgodovina] - občina Šempeter-Vrtojba – in lingua slovena</ref> che comprendeva anche [[Vertoiba]] e [[Prevacina]]; passato sotto il profilo amministrativo al [[Litorale austriaco]] nel 1849, passò poi al comune di Vertoiba divenuto autonomo nel 1866<ref name="storia2">[http://www.vrtojba.net/index.php?page=1 ''PREDSTAVITEV VASI VRTOJBA'' (Presentazione del villaggio di Vertoiba)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111021004923/http://www.vrtojba.net/index.php?page=1 |date=21 ottobre 2011 }} – in lingua slovena</ref> e comprendeva<ref name="Contea"/>: [[Boccavizza]], Vertoiba Superiore, Vertoiba Inferiore e Voghersca; nel 1886 venne impartita l'autorizzazione al comune censuario di Voghersca di segregarsi dal comune locale di Vertoiba e di costituirsi da sè in comune locale<ref name="Contea"/>.
 
Durante la [[Prima guerra mondiale]] si trovò nelle retrovie della linea di scontro tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche, in particolar modo alla fine della [[Sesta battaglia dell'Isonzo]] (le truppe italiane riuscirono a lambire le pendici del [[Monte San Marco]] a ovest del paese e la ''[[28º Reggimento "Pavia"|Brigata Pavia]]'', seguita dalla ''[[11º Reggimento fanteria "Casale"|Brigata Casale]]'', raggiunse l'abitato di Vertoiba<ref name="Bassi">''Battaglie senza monumenti – Panowitz, San Marco e Vertojba. Itinerari sconosciuti in Slovenia alla riscoperta delle imprese degli arditi di Bassi'', Nicola Persegati. Guide Gaspari. Aprile 2005</ref> ma non superò le alture del Sober subito ad est; la brigata ''Udine'', preceduta da uno sfortunato assalto della ''Pavia'' contro quota 103, aveva già affrontato questo terreno nel tentativo di farsi strada fino ai rilievi delle quote 86, 103 e 106), della [[Settima battaglia dell'Isonzo|Settima]] (usato immediatamente dagli italiani come trincea, il 14 settembre il torrente [[Vertoibizza]] straripò e travolse i loro ricoveri e munizioni, esponendoli maggiormente al tiro nemico<ref name="Bassi"/>) dell'[[Ottava battaglia dell'Isonzo|Ottava]] (il 10 ottobre 1916 le truppe della 12<sup>a</sup> [[Divisione (unità militare)|Divisione]] italiana s'impadronirono della quota 95/''Na Pristavi'' poco a sud dell'allora triangolo ferroviario nella vicina [[San Pietro (San Pietro-Vertoiba)|San Pietro]], mentre quelle della 11<sup>a</sup> raggiunsero il costone del Sober<ref name="CTI">Consociazione Turistica Italiana – Sui Campi di Battaglia – Il Medio e Basso Isonzo – quinta edizione , 1939, Milano</ref>), della [[Nona battaglia dell'Isonzo|Nona]] (il 1º novembre 1916 le truppe italiane del XXVI Corpo d'armata e dell'VIII riuscirono ad occupare rispettivamente l'altura di quota 171 di [[Monte San Marco|San Marco]] e quella di 123 nord di Sober, dopo qualche giorno però subito evacuata<ref name="CTI"/>) nell'inutile tentativo da parte italiana di occupare la cima (quota 227) del [[Monte San Marco]].<br />