FTTx: differenze tra le versioni
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L’acronimo “universale“ (terminante in ''x'') è nato come una generalizzazione delle varie denominazioni di possibile configurazione di distribuzione in fibra: FTTN, FTTC, FTTB, FTTH, FTTW, FTTR, ecc. Il termine base FTT si differenzia per l'ultima lettera, che diviene appunto “x” nell'accezione più generale.
== Descrizione ==
=== Definizione dei termini ===
Nell'ambito delle telecomunicazioni il termine si differenzia per indicare le diverse configurazioni.
I termini più diffusi oggi sono:
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L'adozione dell'[[ITU-T]] a fine 2014 dello standard [[G.fast]]<ref>[https://www.itu.int/net/pressoffice/press_releases/2014/70.aspx#.VLd4Hrd0yP4 G.fast broadband standard approved and on the market<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (una tecnologia [[DSL]]) abbatte i tempi e i costi degli investimenti necessari a fornire gli utenti di elevate velocità trasmissive poiché abilita fino a 1 gigabit al secondo sull'esistente [[doppino]] in rame.
=== Architettura ===
I modelli di architettura proposti per una rete di accesso in fibra ottica fino all'utente (FTTH) sono:
* PTP (''point to point'') cioè architettura punto-punto dalla centrale fino all'utente: è la soluzione più costosa<ref>Non tanto come tariffe del servizio, ma perché necessita di opere di posa e installazione dedicate.</ref>, ma anche la più performante e quella che garantisce un maggior controllo da parte dell'operatore avendo una linea ottica dedicata dalla centrale fino al proprio utente; solitamente, è l'opzione scelta da aziende, enti pubblici, comunque strutture che hanno necessità professionali.
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