I cibi fermentati erano largamente disponibili nei [[Tre regni di Corea]], come testimoniano le ''[[Cronache dei Tre Regni|]]''Cronache dei Tre Regni'']], un testo storico cinese pubblicato nel 289, secondo cui gli abitanti di [[Goguryeo]] fossero abili nella preparazione di alimenti fermentati quali vino, pasta di fagioli di soia, e pesce salato e fermentato.<ref>{{Cita libro|nome=Y. H.|cognome=Hui|nome2=Sue|cognome2=Ghazala|nome3=Dee M.|cognome3=Graham|titolo=Handbook of Vegetable Preservation and Processing|url=https://books.google.co.kr/books?id=dVpQVJ46C5gC&pg=PA190#v=onepage&q&f=false|accesso=2019-05-12|data=2003-09-12|editore=CRC Press|lingua=en|ISBN=9780203912911}}</ref> La prima menzione coreana al ''jeotgal'' è nel ''[[Samguk sagi]]'' tra i doni di nozze offerti da re [[Sinmun di Silla]] nel 683. Nel 1124, un inviato della Cina della dinastia Song scrisse che i ''jeotgal'' venivano consumati da tutta la popolazione di [[Goryeo]], sia ricca che povera. Nel ''Miam ilgi'', un diario scritto da un letterato di Joseon nel sedicesimo secolo, ne vengono elencati 24 tipi diversi, mentre più di 180 sono quelli nominati dal ''Gosa chwaryo'' e dal ''Swaemirok'' dello stesso periodo e dai libri del diciassettesimo-diciottesimo secolo ''Eumsik dimibang'', ''Sallim gyeongje'' e ''Jeungbo sallim gyeongje''.<ref>{{Cita web|url=http://www.davincimap.co.kr/davBase/Source/davSource.jsp?Job=Body&SourID=SOUR002198&Page=2|titolo=원문/전문 보기 - 음식디미방(어육뉴)|sito=www.davincimap.co.kr|accesso=2019-05-12}}</ref>