Utente:Pal23/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pal23 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Pal23 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 98:
===Monete greche della Sicilia===
Lo scopo principale dell'opera è quello di far conoscere l'arte dei maestri della Sicilia Greca.<ref>{{cita|V. Rizzo|p.27|Sikelio}},1999.</ref><br>
La stesura occupò Rizzo per anni, in quanto dovette classificare circa mille e cinquecento calchi e selezionarli per la composizione delle Tavole<ref>{{cita|V. Rizzo|p.26|Sikelio}},1999.</ref>: la versione integrale (anticipata da ''Saggi preliminari sull'arte della moneta greca in Sicilia'', da ''Intermezzo di nuovi studi sull'arte della moneta greca'' e da ''Siciliae veteres nummi''<ref>{{cita|V. Rizzo|p.17|Sikelio}},1999.</ref>, venne pubblicata solo nel 1946, sia in lingua italiana che in lingua inglese.<ref>{{cita|V. Rizzo|p.27|Sikelio}},1999.</ref><br>
Rizzo non volle considerare "Monete greche della Sicilia" come una semplice opera di numismatica, ma piuttosto come storia dell'arte greca. Si impegnò a scoprire, tramite lo studio delle monete, la personalità degli incisori dei conii. <br>
Egli considerava le monete come vere e proprie opere d'arte, collegate alle correnti e all'evoluzione dell'arte greca;per tale motivo l'opera è caratterizzata da numerosi confronti tra la monetazione e la scultura e la pittura dei vasi attici.{{cita|G. Agnello|p. 105|Agnello}},1966.</ref><br>
Essa è divisa in due parti principali:<ref>{{cita|V. Rizzo|p.76|Sikelio}},1999.</ref>
*Tavole
Riga 107 ⟶ 109:
**Capitolo ''"Siciliae Antiquae Tabula"
**Il testo in sé, con la descrizione delle sessantasei Tavole<ref>{{cita|V. Rizzo|p.27|Sikelio}},1999.</ref>
Nel discorso introduttivo l'autore spiega i motivi per cui scelse determinate linee espositive piuttosto che altre; nel primo capitolo vengono invece esposti i limiti e il metodo della trattazione;<ref>{{cita|V. Rizzo|p.76|Sikelio}},1999.</ref>; il secondo capitolo presenta una Carta disegnata da Rizzo stesso, nella quale vengono presentati e descritti i luoghi in cui vennero coniate le varie monete.<ref>{{cita|V. Rizzo|p.27|Sikelio}},1999.</ref><br> Essa fu redatta ponendo come limite cronologico il periodo che va dall'epoca greca al 212 a.C., anno della conquista di Siracusa<ref>{{cita|V. Rizzo|p.78|Sikelio}},1999.</ref> e vede la Sicilia divisa in due aree: la Sicilia delle città greche, ovvero la parte orientale dell'Isola, e la Sicilia dei Siculi, dei Fenici e degli Elimi, ovvero la parte occidentale. Le città vennero poste sulla mappa in ordine alfabetico, e in ognuna di esse i vari tipi di monete coniate vennero suddivisi in cinque periodi cronologici. Inoltre, ogni polis è preceduta da una storia che va dalla fondazione alla distruzione della stessa.<ref>{{cita|V. Rizzo|p.78|Sikelio}},1999.</ref><br>Grande rilievo è dato alla città di Siracusa, considerata fondamentale per lo studio dell'arte greca in Sicilia.<ref>{{cita|V. Rizzo|p.79|Sikelio}},1999.</ref><br>
 
==Omaggi==