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I documenti storici attestano che sposò Maddalena del Rosso, dalla quale ebbe quattro figli.<ref name =TrecE />
Come architetto restaurò i ponti di [[Buonconvento]] ([[1484]])<ref name ="le muse" /> e di [[Santuario di Macereto|Macereto]]; diede disegni e modelli di fortificazioni contro [[Valiano]] ([[1498]]-[[1500]]) e per [[Talamone]], nel [[1503]].<ref name =TrecE />
Aderente alle tendenze della contemporanea scultura senese e che faceva capo a [[Francesco di Giorgio Martini]] e
Il suo esordio di scultura in legno, d'intaglio e di tarsia fu il [[Coro (mobilio)|coro]] nella cappella di San Giovanni nel [[duomo di Siena]] ([[1483]]-[[1502]]). Di quest'opera, sono conservati solamente pochi frammenti nella [[Chiesa di Santa Maria Assunta (San Quirico d'Orcia)|chiesa di Santa Maria Assunta di San Quirico d'Orcia]], e una formella al Museo d'arti e d'industrie di [[Vienna]], col suo autoritratto intarsiato.<ref name =TrecE /> ▼
▲Il suo esordio di scultura in legno, d'intaglio e di tarsia fu il [[coro]] nella cappella di San Giovanni nel [[duomo di Siena]] ([[1483]]-[[1502]]). Di quest'opera, sono conservati solamente pochi frammenti nella [[Chiesa di Santa Maria Assunta (San Quirico d'Orcia)|chiesa di Santa Maria Assunta di San Quirico d'Orcia]], e una formella al Museo d'arti e d'industrie di [[Vienna]], col suo autoritratto intarsiato.<ref name =TrecE />
E per il duomo eseguì nel [[1496]] i banchi della libreria Piccolomini, nel [[1506]] ultimò gli stalli del coro, negli anni [[1509]] e [[1510]] intagliò l'organo della sagrestia e la cantoria a destra dell'abside, con l'aiuto d'allievi e del nipote.<ref name =TrecE />
Nella galleria dell'Accademia di Siena si vedono del Barili nove stupendi pilastri provenienti da una sala decorata nel [[1511]] per Pandolfo Petrucci. Nel
Oltre a queste opere si possono menzionare le sculture per la [[certosa di Maggiano]] e per il chiostro del Santuccio di Siena.<ref name ="le muse" />
Il nipote del Barili, Giovanni, nato nella seconda metà del XV secolo, fu allievo dello zio e suo collaboratore nel coro ([[1506]]) e nella cantoria ([[1510]]) del duomo di Siena. A [[Roma]] fu
Rientrato a Siena visse fino al [[1531]].
▲Il nipote del Barili, Giovanni, nato nella seconda metà del XV secolo, fu allievo dello zio e suo collaboratore nel coro ([[1506]]) e nella cantoria ([[1510]]) del duomo di Siena. A [[Roma]] fu eletto maestro del modello di legname per la [[basilica di San Pietro]] ed essendo compiute le pitture delle stanze vaticane, gli fu affidato da [[Raffaello Sanzio]] il lavoro delle finestre, porte e impalcature. Ricondottosi a Siena visse, per quanto si crede, fino al [[1531]].
== Opere ==
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