Stress ossidativo: differenze tra le versioni
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Lo '''stress ossidativo''' è un concetto introdotto per la prima volta nella teoria di [[Denham Harman]] nel 1956,<ref>[https://www.sibioc.it/bc/2005/3/attipalermo.pdf Atti del convegno "Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS): Biochimica, Patologia, Prevenzione, Laboratorio" - Palermo, 25 Maggio 2005.]</ref> che indica una condizione [[Patologia|patologica]] causata dalla rottura dell'equilibrio fisiologico, in un [[organismo vivente]], fra la produzione e l'eliminazione, da parte dei sistemi di difesa [[antiossidanti]], di specie chimiche [[Ossidante|ossidanti]].
È solo il loro eccesso, generalmente riferito a una o più classi di ossidanti, a essere implicato nello stress ossidativo, oggi ritenuto associato a oltre cento patologie umane (quali [[Retinopatia del prematuro|fibroplasia retrolenticolare]], [[aterosclerosi]], [[ipertensione arteriosa]], [[malattia di Parkinson]], [[malattia di Alzheimer]], [[diabete mellito]], [[colite]], [[artrite reumatoide]], [[favismo]]<ref>[http://iv.iiarjournals.org/content/20/6B/875.long Effect of Exercise on Oxidative Stress in Individuals with Glucose-6-phosphate Dehydrogenase Deficiency<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, ecc.), e potrebbe inoltre essere importante nel processo di [[invecchiamento]]. Comunque, le [[specie reattive dell'ossigeno]] possono essere benefiche, come quando usate dal [[sistema immunitario]] come via per attaccare e uccidere [[Agente patogeno|patogeni]] e come una forma di [[comunicazione cellulare]].
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