Resinflex: differenze tra le versioni

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|sede = Torino
|gruppo =
|filialicontrollate =
|persone chiave =
|settore = manifatturiero
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==Storia==
 
Il procedimento di produzione venne ideato dal chimico Amerigo (Imre) Hartstein, già direttore tecnico della ''Stabilimenti riuniti di Brandizzo A. Neumeyer & C.'', azienda specializzata in [[Tela cerata|tele cerate]]<ref>{{cita libro|autore1 =Claudio Anselmo|autore2 = Simone Gosso|titolo=La fatica della libertà - "Brandizzo dalla dichiarazione di guerra alla libertà"|editore= comune di Brandizzo|anno= 2005|pagina= 33-34}}</ref>.
 
Nel 1954, alla morte di Hartstein, la ''Manifattura applicazioni sintetiche'' cambiò denominazione diventando '''Resinflex S.p.A.'''<ref>{{cita web|url=http://www.resinflex.com/lazienda/|titolo=Resinflex S.p.A.|accesso=5 maggio 2019}}</ref>, assumendo quindi il nome del suo prodotto principale. A partire dai primissimi [[anni 1960]] la produzione si allargò alle [[Carta da parati|carte da parati]] viniliche (realizzate con procedimenti analoghi a quelli dei tessuti spalmati) e alle [[Resina epossidica|resine]] per pavimenti.
 
Sin dall'inizio della produzione la ditta divenne fornitrice delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]]<ref>Archivio Resinflex, Torino, in corso di riordino.</ref>. In Resinflex erano realizzati i rivestimenti del treno [[Elettrotreno FS ETR.300|Settebello]]. Sempre nel settore trasporti da ricordare, oltre alle forniture per gli interni delle automobili [[FIAT]] e dei pullman Gran Turismo dei principali carrozzieri italiani, il rivestimento interno della [[Lancia Aurelia B24]] spider e del camion [[Lancia Esadelta]]. Nel campo della nautica la Resinflex fu fornitrice del cantiere [[Riva (cantiere navale)]] per tutti i modelli di motoscafi dall'Ariston allo Junior. Inoltre questo particolare tessuto fu usato per le poltrone da ponte del transatlantico [[Andrea Doria (transatlantico)]] e per gli interni delle turbonavi [[Michelangelo (transatlantico)]] e [[Raffaello (transatlantico)]]. Il Resinflex a differenza di prodotti similari come la Vipla e la [[Finta pelle|Vinilpelle]] era prodotto anche con [[Texture (grafica)|texture]] e goffrature che non imitavano la pelle. Questa caratteristica ne fece uno dei materiali preferiti da architetti<ref> Davide Alaimo, voce ''Resinflex'' in: ''Mobili di architetti e progettisti Torinesi'' Deposito Culturale, 2018, pag. 261.</ref> come [[Gio Ponti]] che lo impiegò per le sedie pieghevoli prodotte dalla Cagliani e Marazza<ref>Domus 344, luglio 1958, pag. 46.</ref>, [[Carlo Mollino]] che lo utilizzò per rivestire molti dei suoi mobili<ref>{{cita web|url=https://www.christies.com/Features/5-Minutes-with-Tipo-B-by-Carlo-Mollino-9409-1.aspx|titolo=Christies.com|accesso=5 maggio 2019}}</ref>, [[Roberto Gabetti]] e [[Aimaro Isola]] che lo adottarono per i rivestimenti interni della Borsa Valori di Torino<ref>[https://webthesis.biblio.polito.it/6717/1/tesi.pdf Pdf su webthesis.biblio.polito.it]</ref> e per le pareti dell''<nowiki/>''' unità residenziale ovest detta [[Complesso Olivetti#Talponia|Talponia]] a [[Ivrea]].
 
==Note==