Armando Cossutta: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Armando Cossutta.jpg|thumb|left|150px|Cossutta negli anni '70]]
Nato a [[Milano]] da una famiglia operaia particolarmente attiva nella realtà politica del tempo (il padre, infatti, era stato un seguace di [[Gabriele D'Annunzio]], cui sotto la suacui guida aveva preso parte all'[[impresa di Fiume]]<ref name="arti">Giorgio Dell'Arti, [http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=COSSUTTA%20Armando Biografia di Armando Cossutta], cinquantamila.it, 17 dicembre 2015.</ref>), s'iscrisse nel [[1943]] al [[Partito Comunista Italiano]] e col quale partecipò da [[partigiano]] nelle file delle [[Brigate Garibaldi]] alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] [[antifascista]] e antinazista. Venne arrestato dai [[nazifascisti]] e detenuto per un certo periodo nel [[carcere di San Vittore]] a [[Milano]].<ref>[http://archivio.lastampa.it/articolo?id=72cd3a4f47829b8bfe8bac9f95027f850e09c1fc ''"La Baraldini sta cedendo" Cossutta l'ha visitata in carcere'']</ref>
 
=== Dirigente del PCI ===
Nel secondo dopoguerra, divenne parte del gruppo dirigente in seno al Partitopartito, di cui incarnava la corrente maggiormente filo-sovietica: questa sua tendenza a considerare l'[[Unione Sovietica]] quale "Stato guida" del movimento comunista internazionale lo portò spesso e volentieri a polemizzare con [[Enrico Berlinguer]], sopratuttosoprattutto quando questi giunse a ricoprire la carica di Segretario nazionale. Il suo primo incarico fu quello di segretario cittadino del PCI a [[Sesto San Giovanni]] (in [[provincia di Milano]]), ottenuto alla sola all'età di soli 19 anni<ref name=arti/>.
 
Collaboratore de ''[[l'Unità]]'' ede ininterrottamente parlamentare dal [[1972]] al [[2008]] (dapprima come [[senatore]], poi, dal [[1994]] al [[2006]], come [[deputato]], e quindi nuovamente come senatore), molti furono gli incarichi politici da lui ricoperti: ad esempio fu [[consigliere comunale]] a Milano dal [[1951]]; fu [[segretario comunale]] e poi regionale del PCI (nel primo caso a Milano, nel secondo in [[Lombardia]]) e fu inoltre membro dal [[1959]] della Direzione Nazionale e dal [[1964]] della Segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano.
 
[[Antirevisionismo|Anti-revisionista]] per antonomasia, nel [[1981]] si oppose strenuamente alla prospettiva [[Eurocomunismo|eurocomunista]] promossa dal [[Segretario generale|segretario]] Berlinguer, il quale, traendo spunto dal golpe che [[Jaruzelski]] compì sotto la minaccia d'invasione sovietica della [[Polonia]], aveva affermato che la "spinta propulsiva" della [[Rivoluzione d'Ottobre]] si era esaurita, tentando di sganciare il PCI dai suoi rapporti storici con i regimi comunisti del [[blocco sovietico]]. Oltre che nel merito, Cossutta criticò aspramente il metodo della scelta del PCI, che definì in un suo celebre articolo "lo strappo", per la sua gestazione estranea alle discussioni interne ede alla storia stessa del partito. In seguito, pur senza rimpianti, Cossutta dichiarò di aver sbagliato nell'andare contro Berlinguer<ref>[http://notimaz.blog.kataweb.it/2006/09/20/armando-cossutta-%C2%ABio-comunista-non-mi-pento-di-niente%C2%BB/ Armando Cossutta: «Io comunista non mi pento di niente»], intervista del 20 settembre 2006</ref>.
L'ala sinistra del Partitopartito rappresentata da Cossutta, chiamata proprio ''Cossuttianacossuttiana'', constatavaconstava inoltre di diversi ex-militanti [[Operaismo|operaisti]] ed egli stesso fu piuttosto vicino al [[operaismo|movimento]], pur senza distaccarsi mai dal PCI.
 
=== La fondazione di Rifondazione Comunista ===
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Inoltre fu accusato (in particolar modo nella [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]) di essere un "contatto confidenziale del [[KGB]]" in Italia.<ref>[http://www.repubblica.it/online/fatti/kgb/caporale/caporale.html In questo modo Mosca finanziava il Pci], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 12 ottobre 1999</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/12/Cossutta_contatto_confidenziale_Kgb__co_0_9910124300.shtml "Cossutta, contatto confidenziale Kgb"], ''[[Corriere della Sera]]'', 12 ottobre 1999</ref>
 
Nel gennaio [[2015]] ill'editore quotidianodel giornale ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'', nellail qualitàdirettore dellae persona giuridical'autore dell'Editoriale Libero s.r.l.,articolo èsono statostati condannatocondannati in via definitiva a risarcire Armando Cossutta di 50.000 euro per [[danni morali]], per un articolo [[diffamazione|diffamatorio]] nel quale «in relazione al cosiddetto [[archivio Mitrokhin|caso Mitrokhin]], lo identificava come una spia al soldo dell'Unione Sovietica».<ref>[http://www.unionesarda.it/news/news_24/2015/01/27/cassazione_cossutta_mai_stato_spia_russa_condannato_libero-21-405357.html ''Cassazione: Cossutta mai stato spia russa, condannato Libero'']</ref>
 
== Opere ==