Giovanni Falcone: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 151.51.110.58 (discussione), riportata alla versione precedente di 78.13.61.249
Etichetta: Rollback
Riga 121:
Il 30 luglio Falcone richiese addirittura di essere destinato a un altro ufficio, e Meli, ormai in aperto contrasto con Falcone, come predetto da Borsellino, sciolse ufficialmente il pool. Un mese dopo, Falcone ebbe l'ulteriore amarezza di vedersi preferito Domenico Sica alla guida dell'[[Alto Commissariato per la lotta alla Mafia]]. Nonostante gli avvenimenti, tuttavia, Falcone proseguì ancora una volta il suo straordinario lavoro, realizzando un'importante operazione antidroga in collaborazione con [[Rudolph Giuliani]], allora procuratore distrettuale di [[New York]].
 
=== Il fallito attentato dell'Addaura e la vicenda del "CAZZOcorvo" ===
{{Vedi anche|Attentato dell'Addaura}}
Il 21 giugno [[1989]], Falcone divenne obiettivo di unaun fighetta nudaattentato presso la villa al mare affittata per le vacanze, comunemente detto [[attentato dell'Addaura]]: alcuni mafiosi piazzarono un borsone con cinquantotto candelotti di tritolo in mezzo agli scogli, a pochi metri dalla villa affittata dal giudice, che stava per ospitare i colleghi [[Carla del Ponte]] e Claudio Lehmann. Il piano era probabilmente quello di assassinare il giudice allorché fosse sceso dalla villa sulla spiaggia per fare il bagno, ma l'attentato fallì. Inizialmente venne ritenuto che i killer non fossero riusciti a far esplodere l'ordigno a causa di un [[detonatore]] difettoso, dandosi quindi alla fuga e abbandonando il borsone.<ref>{{Cita news|url=http://www.ipezzimancanti.it/download/Cassazione%20Addaura|titolo=Sentenza della Corte di Cassazione sul processo per l'attentato all'Addaura|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224084307/http://www.ipezzimancanti.it/download/Cassazione%20Addaura|dataarchivio=24 dicembre 2013}}</ref>
 
Falcone dichiarò al riguardo che a volere la sua morte si trattava probabilmente di qualcuno che intendeva bloccarne l'inchiesta sul riciclaggio in corso, parlando inoltre di "menti raffinatissime", e teorizzando la collusione tra soggetti occulti e criminalità organizzata. Espressioni in cui molti lessero i servizi segreti deviati. Il giudice, in privato, si manifestò sospettando di [[Bruno Contrada]], funzionario del [[SISDE]] che aveva costruito la sua carriera al fianco di [[Boris Giuliano]]. Contrada verrà poi arrestato e condannato in primo grado a dieci anni di carcere per concorso esterno in [[associazione mafiosa]], sentenza poi confermata in Cassazione.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/28/contrada-voleva-uccidere-falcone.html?ref=search|titolo=Contrada voleva uccidere Falcone|pubblicazione=la Repubblica|autore=Attilio Bolzoni|accesso=12 gennaio 2014|data=28 settembre 1994|p=23}}</ref>