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Uno dei motti della [[Compagnia di Gesù]] di Sant'[[Ignazio di Loyola]], rappresentativo di una impostazione morale del ''et et'',. <ref>espressione usata in contrapposizione dellall'[[Aut aut]] di [[Kierkegaard]] e del rigorismo ''protestante''.
 
Il motto è stato ampiamente usato dalla stampa per riferire di un diverso atteggiarsi del cardinale [[Carlo Maria Martini]], che è appunto gesuita, nei confronti dei testi di [[Benedetto XVI]], quando era ancora solo il cardinal Ratzinger. <ref> [http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa/070525messori.pdf][[Vittorio Messori]] ''Corriere della Sera''</ref>
Nel settecento vi fu una storica contrapposizione tra ''lassismo'' gesuitico e ''rigorismo'' giansenista.
 
IlUn ritorno di popolarità del motto èsui statomedia ampiamentelo si è usatoavuto dallasulla stampa per riferire di un diverso atteggiarsi del cardinale [[Carlo Maria Martini]], che è appunto gesuita, nei confronti dei testi di [[Benedetto XVI]], quando era ancora solo il cardinal Ratzinger. <ref> [http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa/070525messori.pdf][[Vittorio Messori]] ''Corriere della Sera''</ref>
 
==Note==