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Le prime fonti che dichiarano l’esistenza della chiesa risalgono al 1085, quando ancora era dedicata a San Gregorio Magno; alla chiesa erano annessi un convento dal 1306, un cimitero dal 1334 e un ospedale dal 1390.
[[File:Pianta della città di Senigallia.jpg|miniatura|Planimetria della città di Senigallia medievale]]
 
La prima riedificazione dell’edificio venne commissionata da Giovanni Della Rovere nel 1480 poiché l’edificio era pericolante, forse a causa dei danni subiti dall'alluvione del 1472. Nel 1491 l’allora Vescovo Marco Vigerio I Della Rovere concesse la chiesa della Maddalena e il monastero annesso ai Padri Francescani Conventuali che ne prenderanno possesso due anni dopo. Nel 1501 vi furono celebrati i funerali del Duca Giovanni Della Rovere, colui che fece ricostruire la chiesa 20 anni prima. Fino alla seconda metà del Settecento questa chiesa rimase esterna alle mura cittadine: infatti nelle mappe dell’epoca è spesso rappresentata affiancata ad un piccolo borgo. Nel 1652 il convento annesso venne soppresso a causa del numero esiguo di monaci risiedenti e nel 1735 fu istituito un nuovo convento; nel 1751 grazie ad una donazione da parte della popolazione della zona circostante alla chiesa, i padri conventuali diedero il via alla costruzione dell’attuale edificio che inaugurarono nel 1756. A seguito della soppressione degli ordini religiosi operata dalle forze di occupazione Francesi nel 1797, nei locali del convento venne trasferito, nel 1808, l’antico ospedale della Misericordia. Nel 1857 papa Pio IX con bolla “Gravissima inter” istituì nella la sua città natale lo Stabilimento Pio - oggi Fondazione opera Pia Mastai Ferretti – e realizzò, su progetto dell’architetto Vincenzo Ghinelli un edificio per il ricovero dei “poveri vecchi e le giovinette pericolanti”. L’edificio, inaugurato nel 1870, subì la demolizione del secondo piano a seguito dei danni causati dal terremoto del 1930; sempre per i danni dovuti al terremoto venne abbattuto l’ospedale annesso alla chiesa, che non verrà poi riedificato.