Garage rock: differenze tra le versioni

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Riferendosi agli anni '60, Mike Markesich ha commentato "... i gruppi di teen-rock & roll (cioè combo) proliferarono in ogni città degli [[USA]]<ref name=Markesich/>. Sebbene sia impossibile determinare quante band garage fossero attive e quell'epoca, è certo che un numero così grande di gruppi musicali era senza precedenti, tanto da far parlare lo stesso Markesich di "un vortice ciclonico di attività musicale come nessun altro ..."<ref>{{Cita|Mike Markesich|2012|}} pg 9</ref>. Secondo [[Mark Nobles]], si stima che tra il 1964 e il 1968, si siano formati negli Stati Uniti oltre 180.000 gruppi musicali<ref>{{Cita|Mark Nobles|2012|}} pg 21</ref>, con la produzione di diverse migliaia di dischi<ref>{{Cita|Mike Markesich|2012|}} pg 49</ref>.
 
Le band di garage si esibivano in varie tipologie di locali. Le band regionali e locali generalmente suonavano alle feste, ai balli scolastici e nel club per giovani, oppure per le band maggiorenni era il caso di bar, locali notturni o eventi sociali di natura universitaria che fornivano anche ingaggi continuativi<ref name=Markesich2>{{Cita|Mike Markesich|2012|pg 16-22}}.</ref>. Occasionalmente, le band avevano l'opportunità di di fare da [[gruppo spalla]] per gruppi più famosi che passavano in tournée. Alcuni gruppi di garage rock fecero anche dei tour, in particolare quelli più noti, ma i gruppi meno conosciuti, solo saltuariamente hanno avuto il booking o la messa in onda radiofonica oltre le loro immediate vicinanze<ref name=Nobles>{{Cita|Mark Nobles|2012|}} pg 75, 83-88</ref>. Venivano poi organizzati concorsi in cui le band si sfidavano, dando ai musicisti l'opportunità di ottenere visibilità e la possibilità di vincere un premio, che poteva essere costituito da attrezzature gratuite o tempo di registrazione in uno studio locale<ref name=Hicks>{{Cita|Michael Hicks|1999|}} pg 17-22</ref>. I concorsi si sono svolti, a livello locale, regionale e nazionale, e tre dei più prestigiosi eventi nazionali si sono tenuti ogni anno presso i Tea Council of the U.S.A., i circhi musicali e il [[United States Junior Chamber]]<ref name=Markesich2/>.
 
[[File:Where the Action Is Dick Clark and the Raiders 1966.jpg|thumb|left|[[Paul Revere & the Raiders]] in una foto Dick Clark del 1966.]]
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[[File:Il corvo Alfredo durante la tappa di Fiuggi al Cantagiro 1966.jpg|thumb|left|[[I Corvi (gruppo musicale)|I Corvi]] al [[Cantagiro 1966|Cantagiro del 1966]]]]
Anche in [[Italia]] ci furono band orientate al beat che precedettero la British Invasion, come nel caso de [[Gli Scooters]] di [[Ovada]], attivi già nel 1959 con il nome I 4 Assi, degli [[Equipe 84]] di [[Modena]], oppure ancora Gli Amici di [[Milano]] (poi conosciti prima come The Ghenga's Friends e poi come [[i Giganti]]), entrambe fondate nel 1962, o ancora [[La Cricca]], che già nel 1964 pubblicava ''Amico Va''. Molte furono poi le band inglesi che passarono in italia, anche grazie al lavoro di club come il [[Piper Club|Piper]] di [[Roma]], ed alcune band, che divennero poi fondamentali per la diffusione del genere, scesero dall'Inghilterra per stabilirsi definitivamente in Italia attuando quella che viene spesso chiamata Brit-It Invasion. Tra questi [[The Primitives]] e [[The Rokes]]. Da non dimenticare, nello sviluppo della musica beat in Italia, è poi il ruolo svolto dall'industria dello strumento musicale, con aziende come la [[Eko (azienda)|EKO]] e la [[Farfisa]], che in breve tempo portarono il prezzo degli strumenti musicali alla portata di tutti, facendo anche corsi in tutto il paese sull'utilizzo delle nuove [[chitarre elettriche]], contribuendo così allo sviluppo delle "band da garage" che a meta anni 60 erano presumibilmente oltre 5000<ref>{{Cita video|titolo = La storia della Eko di Recanati|url = https://www.youtube.com/watch?v=mALvlaYVOSU
|accesso = 3 dicembre 2018 |ora = 0|minuto = 1|secondo = 38}}</ref>. Ma tra le band dall'attitudine più americana, rude e primitiva, vanno sicuramente ricordati [[I Corvi (gruppo musicale)|I Corvi]], che furono autori della cover di ''I Ain't No Miracle Worker'' dei [[The Brogues]] con il titolo ''[[Un ragazzo di strada/Datemi una lacrima per piangere|Un ragazzo di strada]]'' del 1966, oppure ancora i [[Bit-Nik]] di [[Genova]], in cui appare chiara l'ispirazione ripresa dalle band d'oltreoceano<ref name=Rizzi>{{Cita|Cesare Rizzi|1993|pg 43, 58-59}}.</ref>. Sono poi da ricordare Le Teste Dure, i Renger Sound e gli Uragani, tutti inseriti nella compilazione ''[[Trans World Punk Rave-Up]]''
 
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