Quentin Crisp: differenze tra le versioni
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Il successo spinse Crisp a continuare il suo spettacolo ''cult'' (disponibile anche su disco e musicassetta) e a pubblicare molti libri sull'[[Galateo (costume)|etichetta]]. Oltre a questo si mantenne accettando inviti in società e scrivendo recensioni cinematografiche e articoli per giornali e riviste in USA e Gran Bretagna. Affermò che era facile vivere andando ad ogni cocktail party, prime e debutti a cui si viene invitati, ammesso che uno si possa nutrire solo di [[champagne]] e noccioline. Come aveva fatto anche a Londra, lasciò pubblicare il proprio numero sull'elenco telefonico di Manhattan e continuò a vedere come un proprio dovere conversare con chiunque lo chiamasse al telefono. Per i primi venti anni in cui ebbe un apparecchio telefonico, era solito rispondere con la frase «Sì, Dio?» («Non si sa mai» disse una volta.). In seguito lo cambiò con «Oh sì?» pronunciato in falsetto. Oltre ad aver pubblicato il suo numero sull'elenco telefonico, Crisp era solito accettare inviti a cena da chiunque. Per ricompensare i suoi ospiti si esibiva dando il meglio di sé come faceva in teatro. Le cene con Quentin Crisp erano note come uno dei migliori show di New York.
Durante gli anni ottanta e novanta Crisp guadagnò fama a livello mondiale grazie al fatto che [[Sting]] gli dedicò la canzone ''[[Englishman in New York]]''. Una prima apparizione nel film del [[1985]] ''The Bride'' lo portò infatti in contatto con [[Sting]]. La canzone fu scritta non molto tempo dopo l'arrivo di Crisp a New York: nel 1986 Sting fece visita a Crisp nel suo appartamento e si fermò a cena e per i successivi tre giorni ad ascoltare Crisp che raccontava cosa significasse per un omosessuale vivere in una Gran Bretagna omofobica tra gli anni venti e sessanta. Sting rimase molto colpito dai racconti di Crisp, e decise così di dedicargli il pezzo, che conteneva le frasi: ''[https://web.archive.org/web/20170329220059/http://www.sting.com/discography/lyrics/lyric/song/128 It takes a man to suffer ignorance and smile, Be yourself no matter what they say.]'' (''Ci vuole un uomo per subire l'ignoranza e sorridere, sii te stesso a prescindere da ciò che dicono''). Nel 1995 [[Boy George]], nella sua biografia ''Take It like a man'', parlò di come si sentisse vicino a Crisp nel periodo della sua infanzia, poiché come giovane gay si trovava ad affrontare gli stessi problemi di un ambiente omofobico.
== Gli ultimi anni ==
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