Anglicismo: differenze tra le versioni

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===In Italia===
Nell'[[Italia]] degli [[anni 1930|anni trentaTrenta]], il regime fascista avviò contro l'anglismo e ed altri prestiti una campagna di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]], coordinata da [[Achille Starace]], volta ad assicurare l'eliminazione di parole straniere dalla lingua della quotidianità onde affievolire le potenziali influenze di culture allogene, interessando anche nomi di persona e la toponomastica, per esempio la nota attrice [[Wanda Osiris]] ribattezzata "Vanda Osiri" e la cittadina piemontese di [[Salbertrand]] rinominata ex novo "Salbertrano".
 
Se l'iniziativa metteva in risalto la ricchezza e l'efficacia del lessico italico, "caffè" in luogo di ''bar'', "circolo" per ''club'', "palla ovale" per ''[[rugby]]'', altrove sviliva il significato e l'estetica dell'oggetto in questione, come ''[[cachet]]'' (medicinale) sostituito con "cialdino" e ''[[sport]]'' con "diporto", quest'ultimo puntualmente evitato.
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Negli ultimi anni, al contrario, sia [https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html Serianni] sia De Mauro, hanno riveduto le loro posizioni. Quest’ultimo, in particolare, dopo aver dichiarato che ne nuovo Millennio “gli anglismi hanno scalzato il tradizionale primato dei francesismi e continuano a crescere con intensità, insediandosi (...) anche nel vocabolario fondamentale” (''Storia linguistica dell’Italia repubblicana dal 1946 ai nostri giorni'', Laterza, Bari 2014, p. 136) ha addirittura ammesso che ai giorni nostri siamo di fronte a uno “[https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi tsunami anglicus]” (È irresistibile l’ascesa degli anglismi?”, 2016).
 
Nel 2015, in seguito alla petizione di [[Annamaria Testa]], “Dillo in italiano” che ha raccolto 70.000 firme contro l’abuso dell’inglese, l’[[Accademia della Crusca]] ha costituito il Gruppo Incipit, proprio per monitorare il fenomeno e arginare gli anglicismi incipienti con sostituitivi italiani. In questo contesto, il tema del ruolo e dell’impatto degli inglesismi sulla nostra lingua è tutt’oratuttora aperto e al centro di dibattiti. Tra i “negazionisti” che si dichiarano non preoccupati per il fenomeno ci sono linguisti come [http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/antonelli.html Giuseppe Antonelli] o [http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/ok/Sgroi.html Salvatore Sgroi]. Tra gli studiosi che si sono invece dichiarati allarmati ci sono autori come [http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/anglicismi/Valle.html Gabriele Valle] o [[Antonio Zoppetti|Antonio Zopetti]].
 
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