Liceo ginnasio statale Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

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=== Il periodo bellico e la resistenza ===
Durante la [[Resistenza italiana|resistenza]] nel liceo si formò un gruppo di studenti ed insegnanti a sostegno delle attività partigiane di [[Quintino Di Vona]] (dal liceo trasferito per le sue idee antifasciste al ginnasio inferiore in via Antonio Sacchini che sarà poi a lui intitolato). Tra questi [[Armando Cossutta]], [[Gianfranco Maris]] e Maria Massariello Arata<ref>La Arata fu arrestata nella sua abitazione mentre con alunni del Carducci preparava materiale propagandistico anti regime e deportata a Ravensbrück{{cita web|url=http://www.anpi.it/donne-e-uomini/1910/maria-arata|titolo=Maria Arata|editore=[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia|A.N.P.I.]]|accesso=11 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita|Maria Massariello Arata}}.</ref>.
 
Il 19 gennaio del 1944 una squadra della [[Legione Autonoma Mobile Ettore Muti|Ettore Muti]] (tra di loro anche [[Carlo Borsani]]) fece irruzione nei locali del liceo, che era divenuto un centro per l'organizzazione della resistenza<ref>{{Cita web|url =https://anpimilano.files.wordpress.com/2012/09/quintino-di-vona-2012.pdf|titolo =Intervento del Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano Roberto Cenati nella ricorrenza del 68º Anniversario dell’uccisione di Quintino Di Vona|editore =[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia|ANPI Milano]]|citazione=Al liceo Carducci Di Vona ha anche l’aiuto impareggiabile della segretaria Antonia Palazzo, che gli batte a macchina manifesti, articoli per i giornali clandestini e nasconde il materiale costante negli archivi della scuola |accesso =12 maggio 2019}}</ref>
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L'azione, motivata con l'intenzione di reclutare nuovi volontari per la [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica Sociale]], sfociò in aggressione verso alcuni ragazzi, in particolare su Enzo Capitano. Questi venne poi trasferito in un'altra sede dove fu interrogato e sottoposto a nuove violenze. In seguito Capitano fu catturato e deportato nel [[campo di concentramento di Ravensbrück]] dove morì il 9 maggio 1945<ref>{{Cita web|url =https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/01/30/cosi-mori-lo-studente-enzo.html|titolo =Così morì lo studente Enzo|autore= Anna Cirillo|pubblicazione = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data= 30 gennaio 2005|citazione=Il 19 gennaio del 1944 al Carducci arrivò un gruppo di fascisti di Salò. Facevano parte della Ettore Muti, la temibile squadraccia di via Rovello che dava la caccia a chi non accettava il nuovo regime|accesso =12 maggio 2019}}</ref>
 
Oltre ai già citati furono numerosi gli oppositori al fascismo legati all'istituto, anche ebrei, che vennero per questo perseguitati o subirono un destino tragico.<ref>{{Cita|Cenati e Quatela, ''Oltre il ponte''|pp.127-137}}.</ref>
 
=== Il secondo dopoguerra ===
Nel 1959 il liceo venne trasferito in via Beroldo.
Tra il 1962 e il 1963, l'istituto collaborò col [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro]] di Milano e fu coinvolto in proteste studentesche (per alcuni un anticipo del [[Sessantotto]])<ref>{{Cita|Spaltro De Carli|pp.57-75}}.</ref><ref>{{cita testo|titolo=Polemiche sopra i due massimi sistemi: Galileo e il Piccolo Teatro|autore=Sara Colgiago|editore=Antropologia e Teatro - Rivista di Studi [[Università di Bologna|UniBo]]|accesso=18 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://beniculturali.ilc.cnr.it:8080/Isis/servlet/Isis?Conf=/usr/local/IsisGas/InsmliConf/Insmli.sys6.file&Obj=@Insmlie.pft&Opt=search&Field0=zzA00/01250%20*%20cts=d|titolo =Fascicolo: Liceo classico Carducci di Milano Busta 1, Fasc. 2 |editore = [[Istituto nazionale Ferruccio Parri|Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia]]|citazione=Il fascicolo conserva un volantino prodotto a fine anni Sessanta dagli studenti del movimento studentesco attivi presso il Liceo classico Carducci di Milano|accesso =12 maggio 2019}}</ref>.
Attorno al 2009 venne ritrovata l'opera di [[Fausto Melotti]] ''I Sette Savi'' dimenticata nei magazzini.<ref>{{Cita web|url =https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/09_novembre_16/sette-savi-fausto-melotti-liceo-carducci-1602015646244.shtml|titolo =«I Sette savi di Fausto Melotti?
Sono del liceo Carducci» |autore= Annachiara Sacchi|pubblicazione =[[Corriere della Sera]]|data=16 novembre 2009 |accesso =12 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.artslife.com/2017/03/01/al-pac-milano-sette-savi-fausto-melotti/ |titolo =Al PAC di Milano i “Sette Savi” di Fausto Melotti|editore =ArtsLife|citazione = La terza versione è del 1961 e nasce come commissione pubblica per il “Liceo Carducci” di Milano|accesso =13 maggio 2019}}</ref> Le sculture erano state commissionate dal comune all'artista nel 1960 e destinate alla nuova sede del liceo appena trasferito in via Beroldo<ref>{{Cita web|url =http://www.pacmilano.it/events/fausto-melotti-i-sette-savi-al-pac/ |titolo = Museocity - Fausto Melotti. I Sette Savi al PAC|editore =[[Padiglione d'arte contemporanea di Milano]]|citazione=Ma non tutti sanno che la prima versione (..) La terza invece nasce come commissione pubblica per il Liceo Carducci di Milano|accesso =13 maggio 2019}}</ref>. Nel 1964 furono imbrattate da alcuni studenti, spostate in un deposito e dimenticate per quarant'anni. Casualmente ritrovate si presentarono danneggiate<ref>{{cita web|url=https://www.carducciani.org/MaterialePDF/MFP_Type_103_20091116083817.pdf|titolo=Le statue di Melotti? sono del liceo Carducci|autore=Annachiara Sacchi|editire=Corriere della Sera|accesso=12 dicembre 2018}}</ref> e la famiglia Melotti rifiutò di lasciarle ancora al liceo. Anche [[Vittorio Sgarbi]] e [[Gerry Scotti]] intervennero in tale occasione.<ref>{{Cita web|url =https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/29/per-le-statue-di-melotti-un-offerta.html|titolo =Per le statue di Melotti un'offerta di Gerry Scotti |sito =ricerca.repubblica.it|editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 29 febbraio 2008 |citazione =Barzaghi ha fatto un sopralluogo al Carducci, ieri, con l'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, che commenta: «Le statue sono in ottime condizioni, vanno pulite e bisogna reinserire la testa...»|accesso =16 dicembre 2018}}</ref>
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== Pubblicazioni e attività ==
Ebbe vita brevissima la pubblicazione ''Mr. Giosuè'' uscita solo nel 1966.<ref>{{Cita|Tiziano Tarli|p.16}}.</ref>
Il liceo pubblica la collana: ''Simposio''.<ref>{{Cita web|url =https://www.worldcat.org/title/simposio-collana-a-cura-del-liceo-classico-carducci-di-milano/oclc/889378719 |titolo =Simposio: collana a cura del Liceo Classico Carducci di Milano|sito =worldcat.org |accesso =13 maggio 2019}}</ref> Dal 2005 si è costituita l'''Associazione Carducciani'' tra ex docenti ed ex alunni dell'istituto.<ref>{{cita web|url=https://www.carducciani.org/chisiamo_ita.htm|titolo=Associazione Carducciani - Chi siamo|sito=Associazione Carducciani|accesso=12 maggio 2019}}</ref> Dal 2013, con altri istituti superiori milanesi aderisce al ''Festival "Rete Teatro"''.<ref>{{Cita web|url =http://www.liceoclassicomanzoni.gov.it/festival-rete-teatro/|titolo =Festival “Rete Teatro”|editore=[[Liceo ginnasio statale Alessandro Manzoni]]|accesso =12 maggio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.extramondo.it/rassegna-teatrale-al-liceo-carducci/|titolo =Rassegna teatrale al Liceo Carducci dal 25 maggio|editore =Associazione Culturale Extramondo|accesso =12 maggio 2019}}</ref>