Punto Informatico: differenze tra le versioni

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==Cenni storici==
Il quotidiano è stato fondato nel [[1995]] da [[Andrea De Andreis]], che fu primo direttore. Distribuito inizialmente attraverso il sistema [[BBS]], la sua prima apparizione sul [[web]] è avvenuta il 7 febbraio [[1996]]. È stata la prima testata giornalistica italiana su Internet con cadenza quotidiana<ref>[http://punto-informatico.it/info.asp Cos'è Punto Informatico?]. URL consultato il 25-02-2007.</ref> e dalla sua fondazione uno dei quotidiani online più letti<ref>Alexa, [https://www.alexa.com/siteinfo/punto-informatico.it Statistiche Punto Informatico].</ref><ref name="record">[http://www.comunicati.net/comunicati/aziende/editoria/34610.html PI: Dati record]. URL consultato il 12-03-2007.</ref>. Tecnicamente è stata registrata al Tribunale di Roma in qualità di Testata Giornalistica Specializzata e il primo direttore responsabile è stato Roberto De Andreis.
 
Nel 1997 Punto Informatico assorbe l'e-zine "MondoBit Online" insieme al suo fondatore, Alessandro Del Rosso, e a parte del relativo gruppo di articolisti.<ref>L'e-zine era nata nel 1994 presso la Facoltà di Informatica dell'Università di Pisa.</ref>
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A paragone con testate giornalistiche di pari diffusione, Punto Informatico è stata la prima ad aver pubblicato tutti i contenuti del proprio sito (articoli, messaggi, approfondimenti, editoriali) con una [[Licenza (informatica)|licenza]] libera di utilizzo, la [[Creative Commons]], dal 2004 fino alla scomparsa di questa attività sotto la proprietà BlazeMedia (2018).
 
Dal 24 ottobre [[2008]] la testata, ovvero la De Andreis Editore da cui era edita, è stata acquisita dal gruppo [[Edizioni Master]]<ref>[http://punto-informatico.it/2450380/PI/Brevi/punto-informatico-una-nuova-opportunita.aspx Punto Informatico: una nuova opportunità] (URL consultato il 25-10-2008).</ref><ref>[http://www.edizionimaster.it/?p=press&i=301&lingua=ita La notizia presso il sito acquirente] (URL consultato il 25-10-2008)</ref><ref>[http://www.mrwebmaster.it/news/edizioni-master-compra-punto-informatico_2240.html Edizioni Master compra Punto Informatico] (URL consultato il 25-10-2008)</ref><ref>[http://www.pubblicitaitalia.it/news/Media-e-Multimedia/Internet/edizioni-master-acquisisce-punto-informatico_24101233.aspx Edizioni Master acquisisce Punto Informatico] (URL consultato il 25-10-2008)</ref>. Operazione che, insieme al graduale inserimento di nuove sezioni e servizi, ha determinato un'ulteriore crescita d'interesse e di traffico verso il sito<ref>http://www.edmaster.it/index.php?p=press&id=339&lingua=0 Punto Informatico supera il milione di utenti unici (dati Nielsen)</ref> ma anche alcune perplessità circa la potenziale perdita di indipendenza giornalistica<ref>Contrarian, [http://www.lucalani.com/blogging/advertising/le-acquisizioni-lampo-di-edizioni-master Le acquisizioni lampo di Edizioni Master], 13 novembre 2008</ref>, uno dei punti forti dell'attività svolta negli anni dai fratelli De Andreis.
 
A dicembre 2010<ref>[http://punto-informatico.it/3062121/PI/News/nota-pi-libri-piccoli-passi-editoria-digitale.aspx Piccoli passi per l'editoria digitale]</ref> Punto Informatico ha aperto una sezione "PI Libri" dedicata alla pubblicazione gratuita di libri in formato elettronico ([[e-book]], [[PDF]], ecc.).
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Ad aprile 2012 lancia PI Webinar<ref>[http://punto-informatico.it/3/Press/Comunicato/punto-informatico-nasce-pi-webinar.aspx Su Punto Informatico nasce PI Webinar<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, servizio innovativo dedicato alle aziende e ai professionisti dell'ICT.
 
Ad aprile 2018, senza alcun tipo di annuncio o comunicazione ufficiale, Punto Informatico passa sotto il controllo della BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005, così come riportato a [[piè di pagina]] del sito. Anche laLa veste grafica del sito viene rinnovata e scompaiono le preesistenti diciture, ovunque, della licenza Creative Commons, oltre a non esserci più nei nuovi articoli.{{Senza fonte}}
 
==Le aree di discussione==
Durante i primi anni di attività, i forum presenti sul sito sono stati organizzati secondo una gerarchia che dava la possibilità agli utenti di aprire collegialmente forum tematici di proprio interesse. Dopo varie discussioni sulla libertà data ai commentatori di scrivere senza previa registrazione, da dicembre [[2006]] i forum sono stati dotati di un sistema di moderazione a posteriori e su segnalazione degli stessi lettori o partecipanti ai forum.
 
Da giugno 2009 per alcune aree è stato introdotto l'obbligo di registrazione. Fino al 2012 esisteva "il forum dei troll", nel quale i cosiddetti ''[[Troll (Internet)|troll]]'' potessero scrivere senza alcuna moderazione.
 
==Dati di diffusione==
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==Persone e ruoli==
*Direttore Responsabile: Massimo Mattone
 
Tra gli autori: Alessandro Del Rosso (tecnologia e hardware), Giorgio Pontico, Claudio Tamburrino, Mauro Vecchio, Alfonso Maruccia, Dario d'Elia. Tra le penne più importanti che pubblicano o hanno pubblicato editoriali su PI vi sono, oltre all'ex direttore Paolo De Andreis (fino all'ottobre 2008): [[Paolo Attivissimo]], Marco Calamari (Cassandra Crossing), Alessandro Longo (esperto di telefonia), Luca Spinelli (Puntodivista), Gabriele Niola (WebTheatre), Massimo Mantellini (Contrappunti), Guido Scorza, Mafe De Baggis (NoLogo), Dario Bonacina (autore di PI Telefonia fino al 2009), Giuseppe Augiero (fino al 2003).
 
Il giornale ospita occasionalmente anche contributi da parte di altri autori.
 
===Staff storico===