Lecco: differenze tra le versioni
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[[File:068LeccoTorreViscontea.JPG|thumb|La [[Torre Viscontea (Lecco)|Torre Viscontea]], tra i pochi reperti delle fortificazioni anticamente esistenti]]
{{Citazione|Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, già considerabile, era anche un castello, e aveva perciò l'onore d'alloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese, accarezzavan di tempo in tempo le spalle a qualche marito, a qualche padre; e, sul finir dell'estate, non mancavan mai di spandersi nelle vigne, per diradar l'uve, e alleggerire a' contadini le fatiche della vendemmia.|[[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'', capitolo I, [[1840]]}}
Con la caduta del [[Ducato di Milano]], Lecco passò alla [[Spagna]] e, sotto [[Carlo V]], venne trasformata in una piazzaforte militare.<ref>{{cita web|url=http://www.portaleditalia.it/italia-new/27-comuni-e-territorio/263-Lombardia/265-Lecco/provincia/tutte-le-strutture/2049-Comune-di-Lecco.html|titolo=Piazzaforte militare Spagnola|accesso=8 dicembre 2014}}</ref> In questo tormentato periodo si colloca la figura di [[Gian Giacomo Medici]], detto il Medeghino, signore di [[Musso (Italia)|Musso]], un capitano di ventura che dominò la scena lombarda dapprima con azioni piratesche e, successivamente, con una disinvolta e machiavellica condotta politica. [[Gian Giacomo Medici]] ottenne il dominio di Lecco, della [[Valsassina]] e di parte della [[Brianza]]; dominio che perse quando, momentaneamente, questi territori tornarono sotto [[Francesco Sforza]] duca di Milano. Il Medeghino passò quindi agli ordini di Carlo V, facendosi onore come condottiero dell'esercito imperiale. Di fatto in questo periodo il potere rimase nelle mani del Patriziato Milanese, secondo la tradizionale politica spagnola che mantenne l'autonomia dei vari Paesi dipendenti dalla Corona di Spagna.<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/dominatori/i_dominatori%202.html|titolo=Dominazione Spagnola|accesso=24 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304235354/http://www.scoprilecco.it/dominatori/i_dominatori%202.html|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref> L'attività siderurgica continuò a fiorire, anche per l'azione di numerosi mercanti-imprenditori lecchesi, il principale dei quali fu [[Giacomo Maria Manzoni]], il quadrisavolo del romanziere. In questo periodo si soffrì, come in tutto il milanese, di pestilenze e carestie, che il [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] ha mirabilmente descritto ne ''[[I promessi sposi]]''. Nel [[1714]] la Lombardia passò agli [[Asburgo d'Austria]] e [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] pose Lecco a capo delle [[Pievi milanesi|Pievi]] di [[Bellano]], [[Mandello del Lario|Mandello]], [[Varenna]], [[Vedeseta]] e [[Valsassina]].
=== La dominazione austriaca ===
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