Styx: Shards of Darkness: differenze tra le versioni

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Il goblin e la donna si recano a Korrangar, la città degli elfi oscuri, dove si terrà un congresso privato tra i vertici di elfi, umani e nani. Styx si infiltra nella città al fine di rubare un permesso che consenta a Helledryn di attraccare ed apprende ciò che avviene nel luogo: gli elfi oscuri vivono sotto la guida di una sacerdotessa, Lyssril, che presidia il culto religioso della creatura Lakima, alla quale molti elfi scelti sacrificano la propria vita spontaneamente attraverso il rito del Sangue Glorioso. Inoltre, Lyssril impone ai suoi sudditi la somministrazione dell'Ambra. Il goblin apprende dunque che gli elfi sono dei fanatici privi di senno e riferisce quanto visto a Helledryn, che pianifica l'infiltrazione presso il congresso privato e scoprire ulteriori informazioni, dove sarà presente anche Djarak, l'elfo oscuro mutaforma contro il quale Styx vuole avere la sua rivalsa, che ha assunto le sembianze di uno dei rappresentanti umani. Lyssril dimostra agli invitati che, attraverso il quarzo magico dello scettro di Arsidi, i goblin possono essere controllati e quindi eliminati con efficacia, ma quando Djarak viene smascherato questi attenta, senza successo, alla vita di Lyssril e si dilegua. Styx si lancia al suo inseguimento e dopo una breve colluttazione, riesce a sottrarre un frammento di quarzo all'elfo, che intanto scappa via.
 
A bordo dell'aeronave di Helledryn, Styx studia le proprietà del quarzo magico, molto simile all'Ambra, ed essendo lui e la sua stessa specie in pericolo, decide di addentrarsi in una cava del suddetto materiale in cerca di altri campioni da analizzare. Osservando il comportamento degli scarabissi che infestano le cave, il goblin intuisce che essi estraggono e immagazzinano il quarzo come se fossero guidati da una forza superiore. Questa è la loro regina, che infonde magia nel quarzo, conferendogli i suoi poteri. Styx dunque abbatte la regina e le estirpa il quarzo puro, ma in quel momento viene sorpreso da un elfo oscuro, che scopre inoltre che Styx haè undiverso intelletto più complesso deidai suoi simili e allerta le guardie, che iniziano la loro caccia al "goblin parlante". Su consiglio di Helledryn, Styx si priva del suo equipaggiamento e si fa passare per un comune goblin davanti alle guardie elfiche, che lo recludono insieme ad altri goblin già catturati in precedenza, in modo da poter studiare un espediente per fuggire da Korrangar.
 
Tornato a Thoben, Styx riceve da Helledryn un ultimo incarico, ovvero uccidere i suoi vicari traditori e poter così ricevere un ulteriore compensa. Compiuto il suo lavoro, Styx torna nella sua caverna per poter comunicare a Helledryn il suo successo, ma trova la donna priva di sensi legata in un angolo e viene a sua volta stordito da due elfi oscuri. Il goblin si risveglia imprigionato nuovamente a Korrangar, dove gli elfi si stanno sottoponendo a delle prove per partecipare al rito del Sangue Glorioso. Approfittando di tale situazione, Styx scappa e si imbatte in Djarak, che spiega le sue motivazioni: avvalendosi dell'ambra, Lyssril tiene gli elfi oscuri assoggettati al culto e quindi al suo potere che Djarak, oltraggiato da tale condotta, intende distruggere e quindi liberare i suoi simili dall'influenza della sacerdotessa. Inoltre, è proprio attraverso l'ambra che scorre nelle vene dei goblin a renderli rilevabili grazie al quarzo puro. A quel punto, Styx si allea con Djarak e iniziano a mettere in atto la loro vendetta, iniziando a destabilizzare il concilio tra le razze.
 
Rubando il pugnale di Moalak, sacerdotessa subordinata di Lyssril, Styx lo utilizza per assassinare l'ambasciatore dei nani, che attribuiscono l'omicidio agli elfi oscuri e le due razze entrano quindi in conflitto. Dal cadavere dell'ambasciatore, Styx rinviene degli appunti scritti in lingua nanica, che non è in grado di comprendere e quindi consegna a Djarak. Il mutaforma gli rivela che essi descrivono un macchinario in grado di raffinare l'ambra situato a Korrangar, cosa che entusiasma oltremodo Styx, fortemente assuefatto da tale sostanza. Djarak, tuttavia, è fermamente intenzionato a distruggere il macchinario e persuade il goblin a disintossicarsi attraverso il quarzo puro. A malincuore, Styx asseconda i piani del mutaforma e si dividono due compiti: Djarak torna a Korrangar per trovare il macchinario, mentre Styx si reca a Wildoran, la città dei nani, per rimediare degli esplosivi in grado di distruggere il macchinario. Ultimati questi obiettivi e distrutto il macchinario, che ricavava l'ambra dalla macellazione dei goblin (con disgusto dello stesso Styx), le flotte naniche iniziano ad attaccare Korrangar mentre Lyssril scappa, lasciando i suoi seguaci in balia della guerra.
 
Styx e Djarak cercano di lasciare il luogo ma un gigantesco costrutto che i nani avevano donato agli elfi oscuri tempo addietro si attiva e li attacca, schiacciando Djarak sotto una frana. Il goblin si ritrova dunque a fronteggiare il costrutto, e una volta abbattuto scappa dalla fortezza. Nel caos degli scontri, Styx vede la sua aeronave volar via e si precipita per raggiungerla. Alla sua guida trova Djarak e la vicenza si conclude mostrando il goblin e il mutaforma in procinto i scontrarsi.