Lago di Lucrino: differenze tra le versioni
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Il nome Lucrino deriva dal latino ''lucrum'' (lucro, guadagno, profitto) per gli allevamenti di pesci e soprattutto di ostriche che intorno all'anno [[90 a.C.]] vi aveva installato il senatore romano [[Sergio Orata]], divenendo in breve tempo uno degli uomini più ricchi dell'epoca.
Nel I secolo a.C. a causa del moto [[bradisismo|bradisismico]] discendente, irrompendo le onde del mare nel lago e danneggiandone gli impianti, gli allevatori richiesero al Senato Romano di intervenire; le opere di restauro e di soprelevazione dell'istmo che separava il lago dal mare (''Via Herculea'') furono realizzate da [[Giulio Cesare]], e magnificate da [[Virgilio]]<ref>Georgiche II, 161-164 e relativo commento di [[Servio Mario Onorato|Servio]] al verso 161.</ref>.
Gli allevamenti di pesci e ostriche, molto redditizi, proseguirono per tutto il periodo dell'impero romano, come attestano le famose [[fiaschette vitree puteolane]] di [[IV secolo]], sulle cui pareti sono rappresentati i principali monumenti della costa che va da [[Pozzuoli]] fino a [[Capo Miseno|Miseno]]<ref>Le principali fiaschette vitree puteolane sono conservate a Praga (Museo nazionale), Lisbona (Accademia di belle arti), St. Helens (Pilkington Glass Museum), New York (Corning Museum of Glass), Varsavia (Museo Borgiano), Ampurias.</ref>. In modo particolare le fiaschette conservate a New York, Varsavia e Ampurias mostrano gli impianti di allevamento delle ostriche quali reticoli di palafitte realizzati con pali lignei, ai quali sono sospesi delle corde che - come delle collane - presentano infilate delle ostriche; la scritta OSTRIARIA che vi è associata, non lascia ombra di dubbio su quanto vi è rappresentato.
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