Saussurea pygmaea: differenze tra le versioni

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==Etimologia==
Il nome generico (''Saussurrea'') deriva da quello dello scienziato ginevrino [[Horace-Bénédict De Saussure]] (1740 – 1799), naturalista e alpinista, professore presso l'[[Accademia di Ginevra]], che fu il promotore della prima salita al [[Monte Bianco]] nel [[1786]], e da quello del figlio [[Théodore de Saussure]].<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageSA-SH.html|titolo=Botanical names|accesso=11 dicembre 2011}}</ref><ref name=Motta>{{cita|Motta 1960|Vol. 3 - pag. 645 }}.</ref> Il nome specifico (''pygmaea'') è relativo al minuto portamento di questa specie. Mentre il nome comune (''monocefala'') fa riferimento alla sua [[infiorescenza]] formata a una solo [[Fiore delle Asteraceae|capolino]].
<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] attualmente accettato è stato definito inizialmente dal medico, chimico e botanico tedesco [[Nikolaus Joseph von Jacquin]] (Leida, 16 febbraio 1727 – Vienna, 26 ottobre 1817) e successivamente perfezionato dal botanico tedesco [[Kurt Polykarp Joachim Sprengel]] (Boldekow, 3 agosto 1776 – Halle, 15 marzo 1833) nella pubblicazione ''”Systema vegetabilium. Editio decima sexta. Gottingae”'' del 1826.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=242583-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=19 dicembre 2011}}</ref>
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La [[infiorescenza]] è formata da un unico [[Fiore delle Asteraceae|capolino]] relativamente grande ma a volte superato dalle foglie basali. La struttura del capolino è quella tipica delle [[Asteraceae]]: un breve [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] (in alcuni casi il capolino è sub-[[Sessilità|sessile]]) sorregge un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] piriforme-cilindrico composto da diverse [[Brattea|brattee]] (o [[Glossario botanico#S|squame]]) intere e inermi (senza appendice apicale spinosa), disposte su più serie in modo [[Glossario botanico#E|embricato]] che fanno da protezione al [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] più o meno piano, provvisto di pagliette, sul quale s'inseriscono i fiori [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]. Dimensione del capolino: larghezza 2 – 3&nbsp;cm; 3 – 4&nbsp;cm.
===Fiore===
I fiori sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 4 }}.</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinoformi]], tetra-ciclici (con quattro [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
 
*[[Formula fiorale]] :
:::'''* K 0, C (5), A (5), G 2 (infero)'''<ref>{{cita web|url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|titolo=Tavole di Botanica sistematica|accesso=22 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514052149/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Index.html|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
 
*[[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] del [[Glossario botanico#C|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
*[[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: la [[corolla]] ha una forma cilindrica regolare (tubolare) terminante con 5 profondi lobi; il colore è roseo.
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi e [[Glossario botanico#G|glabri]]; le [[antera|antere]] sono saldate fra di loro e formano un manicotto circondante lo [[Glossario botanico#S|stilo]]. Le appendici delle antere sono lanceolate (alla base sono presenti due sottili ciglia lanose).<ref name=Motta/>
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e uniloculare formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]; lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con uno [[Glossario botanico#S|stimma]] terminale lungamente bifido e [[Glossario botanico#G|glabro]] (è presente solamente un anello di peli sotto la ramificazione dello [[Glossario botanico#S|stilo]]). La superficie stigmatica è localizzata nella parte interna dello stilo.<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 523 }}.</ref> Il colore dello stilo è violetto.
*Fioritura: da luglio a agosto (settembre a quote più basse).
===Frutti===
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] a forma sub-cilindrica, allungati e stretti; sono striati longitudinalmente. Il [[Pappo (botanica)|pappo]] si compone di un ciuffo di peli bi-seriati: i peli esterni sono persistenti e denticolati, quelli interni più grandi sono più piumosi, caduchi e connati alla base.<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 166 }}.</ref>
 
==Riproduzione==
*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Saussurea pygmaea - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 159}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 568}}.</ref>)]]
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Endemico / Est-Alpico / Carpatico''']]
*Distribuzione: è una specie rarissima e si trova solamente in [[Carnia]] e nelle [[Alpi Giulie]]. Oltre confine, sempre nelle [[Alpi]], si trova in [[Austria]] ([[Stati federati dell'Austria|Länder]] del [[Tirolo Settentrionale]], [[Salisburgo]], [[Carinzia]], [[Stiria]], [[Austria Superiore]], [[Austria Inferiore]]) e [[Slovenia]]. È presente anche nei monti [[Carpazi]].<ref name=FA/>
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*Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 2000 fino a 2500 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|subalpino]] e [[Flora alpina|alpino]].
===Fitosociologia===
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
::Formazione : Comunità delle praterie rase dei piani [[Flora alpina|subalpino]] e [[Flora alpina|alpino]] con dominanza di [[Sistema Raunkiær|emicriptofite]]
:::Classe : Elyno-Seslerietea variae;
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==Sistematica==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Saussurea pygmaea'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref>). Il genere ''[[Saussurea]]'' <small>DC., 1810</small> ha una distribuzione molto ampia ([[Europa]], [[Asia]] e [[America]]) ma sempre in regioni montuose di tipo alpino. Comprende diverse centinaia di specie di cui 4 sono presenti anche nella flora spontanea italiana.
<br />
Il [[basionimo]] per questa specie è: ''Carduus pygmaeus'' <small>Jeacq., 1762</small>