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[[File:Quadro luminoso BO-Nodo-1957.jpg|thumb|Q.L. del CTC Nodo di Bologna - 1957]]
 
Il primo CTC installato in Italia fu quello della [[Linea di cintura (Bologna)|Linea di Cintura di Bologna]], attivato nel [[1957]]<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p.339}}.</ref>. Era composto da un [[quadro luminoso]] in vetro nero smerigliato che mostrava ai D.C.O. la posizione dei treni, l'aspetto dei segnali e la disposizione dei [[deviatoio|deviatoi]] oltre a svariate informazioni accessorie. Il DCO regolavano la circolazione operando da un Banco i cui pulsanti, leve e bottoni eccitavano dei [[relè]] che comandavano gli ACEI dei Bivi che, a loro volta garantivano (e ancora garantiscono) la sicurezza della circolazione. Per i lavori di potenziamento delle linee afferenti Bologna e la costruzione della nuova [[treno ad alta velocità|linea AV/AC]], negli ultimi anni il Quadro Luminoso era stato sostituito con uno più moderno "a tessere" che consentiva un più veloce adeguamento alle mutazioni degli impianti "in campagna". Dal 14 gennaio 2007 è entrato in funzione il nuovo CTC evoluto che precede l'arrivo del [[Sistema di Comando e Controllo]] del Nodo di Bologna e che sostituisce totalmente il vecchio CTC
 
Circa 15 anni dopo è stato gradatamente attivato il CTC Direttissima che permise la [[gestione del traffico ferroviario]] dell'intera tratta [[Ferrovia direttissima Firenze-Bologna|Bologna San Ruffillo - Prato]] con due soli operatori DCO Il C.T.C. Direttissima, costruttivamente diverso dal precedente, si avvaleva di un computer, il quadro luminoso era già "a tessere" e gli itinerari dei treni venivano in gran parte predisposti dal computer anche se importante rimaneva il controllo umano per le "vere" decisioni di gestione della circolazione, decisioni che venivano impartite al sistema CTC tramite una serie di codici di 4 cifre inseriti con una pulsantiera numerica. Dal 13 agosto [[2007]] anche questo C.T.C. è stato rinnovato ed attivato nella nuovissima Sala Operativa Rete Regionale che ospita anche il CTC del Nodo di Bologna e della [[stazione di Bologna Centrale]] e che gradualmente prenderà in carico il movimento dei treni di tutte le linee gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] della [[Emilia-Romagna|Regione]].