Robigus: differenze tra le versioni

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'''Robigalia''' era una [[Festività romane]] dedicata a '''Robigo''' ([[lingua latina|latino]] ''Robigus'') è il dio [[religione romana|romano]] della [[Ruggine del Grano]], unadurante la quale si compivano sacrifici lungo i campi coltivati, perché questi non fossero colpiti dalla malattia.<ref>[[Marco delTerenzio frumentoVarrone|Varrone]], provocata[[De dalingua unlatina]], fungoVI, 3, 5 [http://www.intratext.com/IXT/LAT0231/_PC.HTM#OF]</ref>
 
==Festività==
Questa divinità venne percepita come maschile dagli autori più antichi ([[Marco Terenzio Varrone|Varrone]], [[Verrio Flacco]] e il suo [[epitome|epitomatore]] [[Sesto Pompeo Festo|Festo]]) che parlano di un dio ''Robigus'', mentre in età imperiale fu percepito come una dea, in quanto autori come [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] e [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]] e i cristiani [[Tertulliano]], [[Lattanzio]] e [[Sant'Agostino d'Ippona|Agostino]] parlano di una dea ''Robigo'' ("Robigine"). Probabilmente il cambiamento avvenne per far corrispondere il genere della divinità con quello del nome comune ''robigo'' che in latino è femminile e indica la [[ruggine]].
 
 
==''Robigalia''==
La sua [[Festività romane|festività]], denominata '''''Robigalia''''', si svolgeva il [[25 aprile]], nel periodo in cui le [[Spiga|spighe]] cominciano a formarsi. [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] descrive nel quarto libro dei ''[[Fasti (Ovidio)|Fasti]]''<ref>Il testo, in traduzione inglese, è disponibile a questo indirizzo: {{cita web |url=http://www.tkline.freeserve.co.uk/OvidFastiBkFour.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=13 gennaio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080105000901/http://www.tkline.freeserve.co.uk/OvidFastiBkFour.htm |dataarchivio=5 gennaio 2008 }}.</ref> la cerimonia dei Robigalia: una processione di persone tutte vestite di bianco, guidate dal [[flamine]] [[Quirino (divinità)|quirinale]], si dirige al [[bosco sacro]] del dio al quinto [[miglio (unità di misura)|miglio]] della [[via Clodia]]
(l'attuale sesto miglio della [[via Cassia]]) e qui il flamine sacrifica una cagna e una pecora bidente (cioè di due anni). Poi si svolgevano anche gare di corsa. Si è supposto che a causa del cambiamento di genere della divinità sia cambiato anche il genere delle vittime, per cui in origine dovevano essere sacrificati un cane e un montone.