Luca Baudo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Luca Baudo viene menzionato per la prima volta in [[Liguria]] in documenti del 1481, quando è registrato al 16ºsedicesimo posto della ''Matricula artis pictorie et scutarie'' e si hanno notizie di lui fino al 1510. Egli dovette nascere, probabilmente a [[Novara]], fra il 1460 e il 1465. Nel 1491 risulta sposato con Bianchinetta, sorella del collega [[Giovanni Barbagelata]].<ref name ="le muse" /> Non si possiede alcuna testimonianza sulla sua formazione e sull'attività precedente il soggiorno ligure. Console dell'arte per tre anni consecutivi, dal 1498 al 1500 dovette incontrare il favore di diversi committenti, poiché è frequentemente citato in numerosi documenti di commissione. Alla fine del 1510 risulta morto, lasciando incompiuto un dipinto con la Vergine e Santi, destinato alla Sala del Senato Genovese.
 
Studi critici svolti intorno al 1925 hanno permesso di ricostruire la personalità di Luca Baudo in base alla conoscenza di un gruppo di sue opere firmate e datate, comprese fra il 1493 e il 1503. Una di esse, ''La Natività'' del 1493,<ref name ="le muse">{{cita libro | capitolo= Luca Baudo da Novara| titolo=leLe muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |p=123}}</ref> è oggi patrimonio del [[Museo di Sant'Agostino]].
Nel 1491 risulta sposato con Bianchinetta, sorella del collega [[Giovanni Barbagelata]].<ref name ="le muse" />
 
Per quanto riguarda l'altra opera visibile in Genova, risale al 29 marzo 1497 il contratto per il [[polittico]] di ''Sant'Agostino fra i Santi Monica e Ambrogio'',<ref name ="le muse" /> ordinato da Gerolamo e Battista Lomellini per la [[chiesa di San Teodoro (Genova)|Chiesa di San Teodoro]] dove si trova attualmente. In quest'opera il pittore ha raggiunto una maggiore padronanza del mezzo stilistico, ma le peculiarità pittoriche di fondo rimangono a testimoniare l'evoluzione di un'artista che, fra il 1490 e il 1510, esercita un ruolo tutt'altro che secondario nel panorama pittorico della Liguria.
Non si possiede alcuna testimonianza sulla sua formazione e sull'attività precedente il soggiorno ligure.
 
Console dell'arte per 3 anni consecutivi, dal 1498 al 1500 dovette incontrare il favore di diversi committenti, poiché è frequentemente citato in numerosi documenti di commissione.
 
Alla fine del 1510 risulta morto, lasciando incompiuto un dipinto con la Vergine e Santi, destinato alla Sala del Senato Genovese.
 
Studi critici intorno al 1925 hanno permesso di ricostruire la personalità di Luca Baudo in base alla conoscenza di un gruppo di sue opere firmate e datate, comprese fra il 1493 e il 1503. Una di esse, ''La Natività'' del 1493,<ref name ="le muse">{{cita libro | capitolo= Luca Baudo da Novara| titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |p=123}}</ref> è oggi patrimonio del Museo di Sant'Agostino.
 
Per quanto riguarda l'altra opera visibile in Genova risale al 29 marzo 1497 il contratto per il [[polittico]] di ''Sant'Agostino fra i Santi Monica e Ambrogio'',<ref name ="le muse" /> ordinato da Gerolamo e Battista Lomellini per la [[chiesa di San Teodoro (Genova)|Chiesa di San Teodoro]] dove si trova attualmente. In quest'opera il pittore ha raggiunto una maggiore padronanza del mezzo stilistico, ma le peculiarità pittoriche di fondo rimangono a testimoniare l'evoluzione di un'artista che, fra il 1490 e il 1510, esercita un ruolo tutt'altro che secondario nel panorama pittorico della Liguria.
 
== Note ==