Interferometro a intensità: differenze tra le versioni

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Un '''interferometro a intensità''' è il nome dato agli strumenti che usano l'[[effetto Hanbury- Brown e Twiss]]; in [[astronomia]], l'uso più comune di questo tipo di strumenti è determinare il diametro angolare apparente di una sorgente di [[onda radio|onde radio]] o di una [[stella]]. Se la distanza dell'oggetto può essere determinata tramite la [[parallasse]] o con altri metodi, è possibile determinare il diametro fisico della stella. Un esempio di un interferometro ottico a intensità e il [[Narrabri Stellar Intensity Interferometer]]. In [[ottica quantistica]], alcuni dispositivi che sfruttano la correlazione e gli effetti di anti-correlazione nei fasci dei [[fotone|fotoni]] possono essere definiti interferometri a intensità, anche se il termine è solitamente riservato per gli [[osservatorio astronomico|osservatorî]].
 
Un interferometro ad intensità è composto da due rilevatori di luce, tipicamente un'[[antenna|antenna radio]] o un telescopio ottico con tubi [[fotomoltiplicatore|fotomoltiplicatori]], separati da una certa distanza, chiamata "linea base". Entrambi i rilevatori sono puntati sulla stessa sorgente (oggetto) astronomica e le misure di intensità vengono quindi trasmesse al correlatore centrale. Uno dei vantaggi maggiori di questo tipo di interferometri è che solo gli oggetti osservati da entrambi i rilevatori possono essere inviati al correlatore centrale. Le sue misurazioni possono essere usate per calcolare il diametro di una stella.