Carlo De Simone: differenze tra le versioni
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Dal [[1972]] al [[1973]] tenne la cattedra di linguistica comparativa ([[Lingue indoeuropee|indoeuropeistica]]) all'[[Università di Vienna]]; dal [[1975]] al [[1980]] fu professore di linguistica ([[glottologia]]) all'[[Università degli Studi di Perugia|Università di Perugia]].
Infine, nel [[1980]] fu nominato professore di linguistica comparativa all'Università di Tubinga, dove insegnò fino alla [[pensione]] nel [[1998]].<ref name=BNF/><ref name=IdRef/> È membro dell'[[Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici]].<ref>{{Cita news|url=http://studietruschi.org/listituto/membri-stranieri|titolo=Membri stranieri - Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici|opera=Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici|accesso=10 novembre 2018}}</ref>
L'interesse scientifico di Carlo De Simone si è concentrato soprattutto sulle lingue dell'[[Lingue italiche|Italia antica]], e in particolar modo sulle iscrizioni etrusche, argomento oggetto di numerosi suoi articoli pubblicati sulla rivista ''Studi Etruschi''. Proprio in questo campo De Simone ha dato un contributo importante alla questione del nome di [[Roma]] e di [[Romolo]] che, secondo lo studioso, deriverebbero da una parola etrusca ''*ruma'' col significato di "mammella".
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* «Il nome di Romolo», in ''Roma. Romolo, Remo e la fondazione della città'', a cura di Andrea Carandini e A. Cappelli, Milano 2000.
* «Il nome di Romolo e Remo», in ''La leggenda di Roma'', a cura di Andrea Carandini, Milano 2006.
* (con [[Simona Marchesini]]), ''La lamina di Demlfeld'', Fabrizio Serra Editore, 2013
==Note==
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==Bibliografia==
* [[Simona Marchesini]], Paolo Poccetti (a cura di), ''Linguistica è storia: scritti in onore di Carlo De Simone'', Pisa 2003.
== Collegamenti esterni ==
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