Dicrurus macrocercus: differenze tra le versioni
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Dopo l'involo, i giovani rimangono nei pressi del nido, continuando ad essere nutriti dai genitori (talvolta coadiuvati da degli aiutanti, che in genere sono giovani appartenenti alla covata dell'anno precedente<ref>{{cita pubblicazione |anno= 1981 |titolo= 'Helpers' among the black drongo (Dicrurus adsimilis) |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 78 |numero= 3 |pagina= 602–603 |autore= Thangamani, A.; Paramanandham, K.; Johnsingh, A. J. T. |url= https://biodiversitylibrary.org/page/48229140}}</ref>, ed in una singola occasione anche dalle coppie di bulbul ventrerosso nidificanti nelle vicinanze<ref>{{cita pubblicazione |autore= Van Gruisen, J. |anno= 2004 |titolo= Red-vented bulbul Pycnonotus cafer feeding Black Drongo Dicrurus macrocercus chicks |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 101 |pagina= 159–160 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48568079}}</ref>) ancora per un mese circa, dopodiché (nonostante non di rado essi continuino a mendicare il cibo ai genitori) vengono solitamente ignorati o scacciati, di fatto affrancandosi dalle cure parentali. I giovani dronghi neri mostrano un'attività classificabile come [[gioco]], portando in quota delle foglie o delle pagliuzze e cercando di recuperarle al volo mentre cadono<ref>{{cita pubblicazione |autore= Nair, M. V. |anno= 1995 |titolo= An instance of play behaviour in Black Drongo Dicrurus adsimilis (Bechstein) |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 92 |numero= 2 |pagina= 266 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48613811}}</ref>.
Durante la stagione degli amori, i dronghi neri divengono ancora più aggressivi, aggredendo fieramente anche grossi [[Rapace|rapaci]] per scacciarli dai dintorni del nido<ref>{{cita pubblicazione |autore= Nijman, V. |anno= 2004 |titolo= Seasonal variation in naturally occurring mobbing behaviour of drongos (Dicruridae) towards two avian predators |rivista= Ethology, Ecology and Evolution |volume= 16 |numero= 1 |pagina= 25–32 |url= http://ejour-fup2.cilea.it/index.php/eee/article/view/981/927 |doi= 10.1080/08927014.2004.9522651 |urlmorto= sì }}</ref>: essi difendono un territorio di 0,3-1,2 [[ettaro|ettari]] di estensione attorno al nido<ref name=shukkur/>. La loro aggressività viene sfruttata da numerosi altri uccelli ([[oriolidae|orioli]], [[Columbidae|colombe]], [[leiothrichidae|garruli]] e [[pycnonotidae|bulbul]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Shukkur, E. A. A. & Joseph, K. J. |anno= 1980 |titolo= Proximity nesting of the Black Drongo and the Redvented Bulbul |rivista= Proceedings of the All India Symposium of Environmental Biology |pagina= 40–42}}</ref>, nonché il [[Surniculus lugubris|cuculo drongo codaquadrata]] che mostra [[Mimetismo|mimetismo batesiano]] nei confronti del drongo nero<ref>{{cita pubblicazione |autore= Davies, N. B. & Welbergen, J. A. |anno= 2008 |rivista= Proc. Biol. Sci. |volume= 275 |numero= 1644 |pagina= 1817–1822 |titolo= Cuckoo-hawk mimicry? An experimental test |url= https://www.zoo.cam.ac.uk/zoostaff/bbe/Welbergen/Papers/Davies%20%26%20Welbergen%202008.pdf |doi= 10.1098/rspb.2008.0331 |pmid= 18467298 |pmc= 2587796 |accesso= 1º dicembre 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110603231310/http://www.zoo.cam.ac.uk/zoostaff/bbe/Welbergen/Papers/Davies%20%26%20Welbergen%202008.pdf |dataarchivio= 3 giugno 2011 |urlmorto= sì }}</ref>), che ne approfittano per nidificare nelle vicinanze dei nidi di drongo nero<ref>{{cita pubblicazione |autore= Allen, G. O. |anno= 1920 |titolo= Birds of different species nesting in company |rivista= Journal of the Bombay Natural History Society |volume= 26 |pagina= 1044 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/2050709}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Waite, H. W. |anno= 1920 |titolo= Birds of different species nesting in company |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 27 |numero= 1 |pagina= 171 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/30358758}}</ref>.
Il drongo nero subisce parassitismo di cova da parte del [[Eudynamys scolopaceus|koel comune]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Smith, T. E. H. |anno= 1950 |titolo= Black Drongos fostering a Koel |rivista= J. Bombay Nat. Hist. Soc. |volume= 49 |numero= 2 |pagina= 304–305 |url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/48181746}}</ref>.
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Il drongo nero è una specie [[asia]]tica, che popola un vasto areale che si estende dalla [[Civiltà della valle dell'Indo|valle dell'Indo]] e dalle proggini orientali dell'[[Afghanistan]] al sud della [[Cina]], a [[Taiwan]] ed al [[Regione di Tanintharyi|Tenasserim]], attraverso le pendici meridionali dell'[[Himalaya]], il [[subcontinente indiano]] e la [[Indocina|penisola indocinese]]: una popolazione (rappresentante una [[sottospecie]] a sé stante) è inoltre presente a [[Giava]] e a [[Bali]].
[[Immagine:Black drongo (Dicrurus macrocercus) - Flickr - Lip Kee (1).jpg|thumb|Esemplare nel [[parco nazionale di Kaziranga]].]]
Le popolazioni meridionali tendono ad essere residenti nell'ambito del proprio areale di diffusione: le popolazioni settentrionali, invece, durante l'inverno tendono a migrare verso sud fino in [[Sri Lanka]] (dove sono già presenti popolazioni residenti) e nella [[penisola malese]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Decandido, R.; Nualsri, C.; Allen, D. |anno= 2004 |titolo= Migration of Black Drongo Dicrurus macrocercus in southern Thailand in autumn 2003 |rivista= Forktail |volume= 20 |pagina= 143–144 |url= http://www.orientalbirdclub.org/publications/forktail/20pdfs/Decandido-Drongo.pdf |accesso= 1º dicembre 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081011023321/http://www.orientalbirdclub.org/publications/forktail/20pdfs/Decandido-Drongo.pdf |dataarchivio= 11 ottobre 2008 |urlmorto= sì }}</ref>, mentre durante il periodo caldo si spostano a nord fino a [[Kashmir]], [[Tibet]] sud-orientale, [[Cina]] centrale e orientale, [[Manciuria]] e [[Corea]] nord-occidentale<ref name=hgp>{{cita pubblicazione |autore= Hong, G.-P.; Bing, G.-C:; Choi, C.-Y.; Nam, H.-Y.; I.-J.; Kim, S.-J.; Park, J.-G.; Chae, H.-Y. |anno= 2010 |titolo= Migrating Black Drongo Dicrurus macrocercus feeding on Passerines on a Stopover Island, Korea |rivista= J. Yamashina Inst. Ornithol. |volume= 41 |pagina =200-203 |url= https://www.jstage.jst.go.jp/article/jyio/41/2/41_2_200/_pdf}}</ref>.<br />
Il drongo nero è stato inoltre [[Specie aliena|introdotto]] immediatamente prima della [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] sull'[[rota (isola)|isola di Rota]], nelle [[isole Marianne]], dove si è ambientata perfettamente, colonizzando nel corso degli [[anni 1950|anni '50]] anche la vicina [[Guam]] e rappresentando attualmente una delle specie di uccello più comuni<ref>{{cita libro |autore=Jenkins, J. M.|anno= 1983 |titolo= The native forest birds of Guam |capitolo= Ornithological Monographs 31 |editore= American Ornithologists Union |isbn= 0-943610-38-9|url=http://sora.unm.edu/node/156}}</ref>, oltre ad avere molto verosimilmente giocato un ruolo piuttosto importante nel declino degli [[endemismo|endemici]] occhialino di Rota e pigliamosche di Guam<ref>{{cita pubblicazione |autore= Fritts, T. H. & Rodda, G. H. |anno= 1998 |titolo= The role of introduced species in the degradation of island ecosystems: A case history of Guam |rivista= Annual Review of Ecology and Systematics |volume= 29 |numero= 1 |pagina= 113–140 |doi= 10.1146/annurev.ecolsys.29.1.113 |url= http://cas.bellarmine.edu/tietjen/Ecology/guam.pdf |accesso= 1º dicembre 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20060906152104/http://cas.bellarmine.edu/tietjen/Ecology/guam.pdf |dataarchivio= 6 settembre 2006 |urlmorto= sì }}</ref>.
L'''[[habitat]]'' di questi animali è virtualmente rappresentato da ogni tipologia di area alberata sul limitare di una radura erbosa o di uno spiazzo più aperto, dalla [[foresta pluviale tropicale]] alla [[savana]]: questi uccelli, inoltre, tollerano molto bene l'antropizzazione del proprio areale, colonizzando senza problemi anche le piantagioni e le coltivazioni e le aree periferiche e suburbane di villaggi ed insediamenti urbani.
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