Missione artistica francese: differenze tra le versioni
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[[File:Exposição Debret e a Missão Artística Francesa no Brasil- 200 anos (28648427911).jpg|thumb|Mostra di [[Jean-Baptiste Debret]].]]
La '''Missione artistica francese''' fu una spedizione di un gruppo di artisti [[Francia|francesi]] che si trasferirono in [[Brasile]] all'inizio del [[XIX secolo]] e rivoluzionò il panorama artistico del paese introducendo il sistema
== Antecedenti ==
Durante l'[[Guerra d'indipendenza spagnola|occupazione francese del Portogallo]], all'inizio del XIX secolo, la famiglia reale e la corte [[Trasferimento della corte portoghese in Brasile|si trasferirono in Brasile]], rendendo [[Rio de Janeiro]] capitale del regno. Il principe reggente [[Giovanni VI del Portogallo|Giovanni VI]] dal suo arrivo aveva atteso a dinamizzare la vita della colonia. Non era certo di quando avrebbe potuto far ritorno in Europa e nemmeno se il ritorno sarebbe mai stato possibile, e decise allora di rendere il Brasile una "nazione civilizzata". Dal punto di vista amministrativo, non sarebbe stato conveniente, per una corte in esilio, mantenere un territorio enorme sotto un'amministrazione semi-feudale.<ref>{{pt}} Manoel S. Neto, in www.opiniaoenoticia.com.br/interna.php?id=15319 ''A chegada da Corte Portuguesa ao Brasil''], Entrevista, Jornal Opinião e Notícia, 24 marzo 2008</ref> Fra le altre misura, aprì i porti brasiliani alle nazioni amiche, fondò il [[Banco do Brasil]], promosse la nascente [[industria]] e stimulò la vita culturale specialmente nella capitale, e, nel contesto delle negoziazioni del [[Congresso di Vienna]], nel [[1815]] elevò il Brasile a
In questo clima di rinnovamento, l'istituzione di un sistema di istruzione superiore nelle arti e nei mestieri avrebbe dovuto minimizzare il vuoto provocato dall'espulsione [[Sebastião José de Carvalho e Melo|pombalina]] dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], che si erano occupati di buona parte dell'istruzione della colonia.<ref>{{pt}} Oliveira Lima, [http://www.consciencia.org/capitulo-v-emancipacao-intelectual-d.joao-vi-no-brasil-oliveira-lima ''Emancipação intelectual: D. João VI no Brasil'']</ref><ref name="CARDOSO">{{pt}} Rafael Cardoso, [http://www.dezenovevinte.net/ensino_artistico/rc_ebatecnico.htm ''A Academia Imperial de Belas Artes e o Ensino Técnico''], in: 19&20 - A revista eletrônica de DezenoveVinte. Volume III, n. 1, gennaio 2008.</ref> Le origini della Missione francese non sono molto chiare. Una versione dice che il ministro [[António de Araújo e Azevedo]], 1.º conte della Barca, ebbe l'idea di invitare alcuni artisti francesi affinché portassero in Brasile modelli lodevoli e desiderabili della civilizzazione francese. Con lo stabilimento di accordi commerciali con la Francia nel 1815, iniziarono le negoziazioni per l'organizzazione del gruppo. Come intermediari del governo portoghese in Francia agivano l'ambasciatore [[Pedro José Joaquim Vito de Meneses Coutinho]], marchese di Marialva, e l'incaricato d'affari a Parigi, [[Francisco José Maria de Brito]], che consultarono il [[naturalista]] [[Alexander von Humboldt]] circa questo affare. Humboldt indicò allora il nome di [[Joachim Lebreton]], che era segretario dell'[[Institute de France]] e da poco era stato deposto per i legami con il defunto regime bonapartista. Egli a sua volta assunse la guida del progetto e riunì un gruppo di interessati a trasferirsi in Brasile, con la condizione che il governo portoghese finanziasse il viaggio e il loro trasferimento.<ref name="NEVES"/>
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