Eugenio Colorni: differenze tra le versioni

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Nel [[1931]] incontrò [[Benedetto Croce]], con il quale discusse a lungo<ref>Stefano Miccolis, ''Eugenio Colorni ventenne e Croce'', Relazione tenuta al convegno su «Eugenio Colorni e la cultura italiana fra le due guerre» (Milano, 15-16 ottobre 2009), organizzato dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], pubblicata in ''[[Belfagor (rivista)|Belfagor]]: rassegna di varia umanità'', anno LXV, n. 4, 31 luglio 2010 (n. 388), 2010 (Firenze: L. S. Olschki, 2010), p. 416.</ref>.
 
Nello stesso anno, compì un viaggio di studi in [[Germania]], a [[Berlino]], dove conobbe la giovanefutura compagna [[Ursula Hirschmann]], anch'ella [[ebrei|ebrea]], sorella dell'economista [[Albert HirschmanUrsula]], che sposò nel [[1935]] e dalla quale ebbe tre figlie (Silvia, [[Renata Colorni|Renata]] ed Eva).
 
Dal [[1931]], cominciò a scrivere recensioni ed articoli per ''[[Il Convegno]]'', ''[[La Cultura (rivista)|La Cultura]]'', ''[[Civiltà Moderna]]'', ''[[Solaria]]'' e la ''[[Rivista di filosofia]]'' di Martinetti. Nel [[1932]] pubblicò, presso la società editrice "La Cultura" di Milano, uno studio critico su ''L'estetica'' di Croce.