Eugenio Colorni: differenze tra le versioni

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=== Formazione ===
Colorni frequentò il [[Liceo Ginnasio Statale Alessandro Manzoni]] di Milano. Durante gli anni del liceo, si appassionò al ''[[Breviario di estetica]]'' di [[Benedetto Croce]]. La sua formazione adolescenziale - come raccontò egli stesso nella ''Malattia filosofica'' - fu influenzata dal rapporto intrattenuto con i cugini Enrico, Enzo ed [[Emilio Sereni]], tutti più grandi di lui. Fu Enzo, che era un convinto [[Sionismo socialista|socialista sionista]], ad esercitare su di lui una forte influenza ideale e religiosa, tanto da far avvicinare il quattordicenne Eugenio, seppur per breve tempo, al [[sionismo]]<ref>Numerosi sono i riferimenti a Colorni nel carteggio tra i fratelli Sereni: Cfr. Enzo Sereni, Emilio Sereni, ''Politica e utopia. Lettere 1926-1943'', a cura di D. Bidussa e M. G. Meriggi, La Nuova Italia, 2000.</ref>.
 
Nel [[1926]] si iscrisse presso la facoltà milanese di Lettere e filosofia. [[Giuseppe Antonio Borgese]] e [[Piero Martinetti]] furono suoi insegnanti prediletti. Col secondo dei due si laureò in [[filosofia]] nel [[1930]], discutendo una tesi su ''Sviluppo e significato dell'individualismo leibniziano''; a [[Gottfried Leibniz|Leibniz]] dedicherà poi gran parte dei suoi studi.