Brigate Matteotti: differenze tra le versioni

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* In '''Piemonte''': l'offensiva su [[Cuorgnè]], nei primi giorni di giugno 1944, in cui cadde la medaglia d'oro [[Italo Rossi (partigiano)|Italo Rossi]]; l'attacco a reparti paramilitari della [[Repubblica Sociale Italiana]] nei pressi di [[Pont Canavese]], in cui venne ferito il ministro fascista [[Alessandro Pavolini]]; lo scontro vittorioso sostenuto dalla divisione Marengo contro un contingente repubblicano a Cisterna d'Asti, a fianco di raggruppamenti appartenenti a [[Brigate Giustizia e Libertà|Giustizia e Libertà]] e alle [[Brigate Garibaldi|Brigate d'assalto Garibaldi]], la liberazione dei prigionieri politici rinchiusi nel carcere di [[Alba (Italia)|Alba]], operata il 23 marzo [[1945]] dalla XXI Brigata con un'azione temeraria divenuta leggendaria (le forze nazi-fasciste presenti in città erano di gran lunga superiori per numero e armamento); la lotta urbana per la liberazione di Torino, sostenuta dalla ''Bruno Buozzi'' che si affiancò alle altre formazioni partigiane piemontesi (Brigate d'assalto Garibaldi, GL, Brigate Autonome, Brigate cattoliche ecc.) nelle ultime fasi di guerra.
* In '''Toscana''': la Brigata ''Antonio Guriolo'' combatté con ardimento a [[Orsigna]] (luglio 1944) e, successivamente, nei pressi del ''lago Scaffalolo'', riuscendo a tenere impegnato un battaglione motorizzato tedesco per alcuni giorni.
* In '''Veneto''': lo scontro a [[Crocetta del Montello]] avvenuto nell'estate 1944 fra la ''I Brigata Giacomo Matteotti'', e forze tedesche e fasciste che presidiavano il paese. L'azione non ebbe carattere risolutivo, ma fu l'inizio di un risveglio delle energie antifasciste locali che trovò compimento nella ''Battaglia del Grappa'' combattutasi nel settembre di quello stesso anno a [[Bassano del Grappa]] e nelle sue immediate vicinanze. Alla battaglia partecipò, accanto a una Brigata Giacomo Matteotti, anche una brigata d'assalto Garibaldi e la brigata ''Italia libera''. I reparti fascisti della [[63ª Legione CC.NN. d'Assalto "Tagliamento"|Divisione Tagliamento]] appoggiati da truppe motorizzate tedesche, vennero in un primo tempo costretti a ripiegare (20 settembre) ma nei giorni successivi, ricevuti rinforzi, ebbero il sopravvento. La Brigata Giacomo Matteotti e dalle altre brigate partigiane contarono 773 morti fra caduti sul campo e fucilati<ref>Pietro Secchi, Enzo Nizza (Direttori); Ambrogio Donini, Celso Ghini, Pietro Grifone, Enzo Collotti ed Enzo Nizza (curatori), ''Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza'' Vol. I, Voce "Bassano del Grappa", pagg. 255 e 256, La Pietra, Milano, 1976.</ref>. {{Citazione necessaria|La battaglia del monte Grappa ebbe una proiezione nazionale e indusse il comando alleato a sostenere con più vigore, mediante l'invio di armi e medicinali, i gruppi partigiani operanti in Veneto.}}
* In '''Lombardia''': le Brigate Matteotti si segnalarono nell'aprile [[1945]] durante la liberazione di [[Milano]] e [[Varese]].