Volto Santo di Lucca: differenze tra le versioni

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[[File:Volto Santo de Lucca.JPG|miniatura|Il Re dei Lucchesi]]
{{Coord|43|50|26.47|N|10|30|21.57|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
[[File:Aspertini volto santo.JPG|thumbminiatura|[[Lucca]], Affresco di [[Amico Aspertini]] in [[Basilica di San Frediano|San Frediano]] che raffigura il trasferimento del ''Volto Santo'' verso Lucca narrato nella leggenda leobiniana.]]
 
[[File:Grosso Lucca 1209.jpg|thumbminiatura|Un [[grosso (moneta)|grosso]] lucchese del [[XIII secolo]] con il Volto Santo]]
 
Il '''Volto Santo di Lucca''' è un [[crocifisso]] [[ligneo]], che la leggenda definisce un'immagine [[acheropita]] e che è stato al centro di una diffusa venerazione in tutta [[Europa]] fin dal [[Medioevo]].
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Il Volto Santo dà anche il nome moderno alla [[Via del Volto Santo]].
 
== La ''Leggenda Leobiniana'' ==
 
Nel [[XII secolo]] in ambito lucchese, per fornire una base documentale alla sempre crescente venerazione tributata all'immagine, fu redatta una ''Relatio de revelatione sive inventione ac translatione sacratissimi vultus'' (Racconto della creazione, scoperta e traslazione del santissimo volto) che in realtà secondo la critica riunirebbe tre nuclei leggendari diversi<ref>Schnürer, G. "Sopra L'età e la provenienza del Volto Santo di Lucca" vedi bibliografia, pp. 17-24, 77-105</ref>, comunque riferibili all'epoca del vescovo Rangerio ([[1097]]-[[1112]]).
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La nave avrebbe resistito ad ogni tentativo di abbordaggio da parte dei lunensi, salvo poi approdare spontaneamente a riva dopo l'esortazione del vescovo di Lucca [[Giovanni I (vescovo di Lucca)|Giovanni I]], giunto nel frattempo nella zona dopo essere stato avvisato in sogno della presenza sulla nave del Volto Santo. Una volta portato a terra, il crocifisso fu ancora disputato da lunensi e lucchesi, ma altri segni divini vollero che il crocifisso venisse condotto a Lucca, e alla fine i lunensi furono costretti a rinunciare al possesso della reliquia, ricevendo in compensazione un'ampolla del [[Sangue di Cristo]] prelevata da dentro il crocifisso. Tale reliquia è ancora venerata a [[Sarzana]], essendovi giunta dopo l'abbandono di Luni.
 
I lucchesi accolsero immediatamente con grande venerazione il crocifisso del Volto Santo, il quale fu posto nella Chiesa di S. Frediano. Al mattino seguente però, il Volto Santo era sparito: esso fu ritrovato in un orto nelle immediate vicinanze del luogo dove oggi si trova il Duomo di S. Martino, che venne costruito dalla cittadinanza per ospitare il Volto Santo. Ed è proprio per ricordare questo "miracoloso viaggio", che ogni anno il 13 Settembresettembre i lucchesi fanno la Luminara, una processione che si snoda per la città, illuminata da migliaia di lumini appesi alle finestre, alla quale partecipano tutte le parrocchie della lucchesia, le cariche politiche, le cariche religiose, le bande musicali, l'Associazione dei lucchesi nel mondo, più balestrieri e figuranti in abiti medioevali.
 
== La critica storica ==
Non è molto noto il fatto che la croce venerata a Lucca non è affatto un'opera isolata. La leggenda che la dichiara acheropita ha fatto sì che i fedeli, ma anche gran parte degli storici dell'arte, la considerasse un ''unicum''; in realtà si tratta del più celebre membro di una classe di crocifissi oggi sparsi in tutta Europa, e oltre. Sono evidentemente accostabili al volto santo di Lucca<ref>L'elenco, non esaustivo, non comprende tutti i crocifissi vestiti, ma solo quelli in diretto rapporto stilistico o derivativo con la statua lucchese</ref> (citeremo solo i più significativi):
* la [https://www.google.es/imgres?q=caldes+de+montbui+majestat&um=1&hl=es&client=opera&hs=VTw&sa=N&rls=es-LA&channel=suggest&tbm=isch&tbnid=37gD32JcBYS6vM:&imgrefurl=http://cpcr-caldes.blogspot.com/2011/10/santa-majestat.html&docid=gwQc0c3silfZbM&imgurl=http://3.bp.blogspot.com/-Wqa9v9f-W0U/TpFlIFWEFyI/AAAAAAAABcA/FsSMI_q7q84/s1600/Santa%252BMajestat%252B2.jpg&w=1123&h=1600&ei=fHsqT-PyBcephAfkveHqCg&zoom=1&iact=hc&vpx=933&vpy=301&dur=1258&hovh=268&hovw=188&tx=126&ty=138&sig=101954799068186452424&page=1&tbnh=157&tbnw=154&start=0&ndsp=26&ved=1t:429,r:11,s:0&biw=1280&bih=868 Majestat] de [[Caldes de Montbui]] (Barcellona, Spagna) con tutta una serie di crocifissi catalani, come la [[Majestat Batlló]] di [[Barcellona]]
* il [[Crocifisso Brummer]] conservato al [[Metropolitan Museum of Art]] di [[New York]],
* la ''Croce di Imervard'' nel duomo di [[Braunschweig]], Germania.
* il Crocifisso di [[Erp]], conservato a [[Colonia (Germania)|Colonia]], Erzbishöfliches Diozesan Museum
* il Crocifisso da [[Väversunda]], [[Östergöotland]] [[Svezia]], conservato al Statens Historiska Museum
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Una notazione a parte merita il [[Volto Santo di Sansepolcro]], che il recente restauro avrebbe rivelato come il più antico superstite di questa classe.
 
Il momento in cui l'attuale simulacro fu sostituito alla precedente immagine non è noto. Tra le varie ipotesi, questo cambio è messo in rapporto con il vescovato ([[1060]]-[[1070|70]]), di [[Anselmo di Lucca]], che presenziò alla consacrazione della nuova cattedrale il 6 ottobre 1070. Una parte della letteratura<ref>[[Geza De Francovich|Géza De Francovich]], [[Pietro Toesca]] (senza troppa convinzione)</ref> sulla statua, basandosi sulla ''legenda'' leobiniana, che parla di una origine mediorientale, ritiene che il crocifisso ligneo non sia da riferirsi alla scultura occidentale del X-XI secolo, vista anche la particolarità iconografica del Cristo [[colobium|colobiato]]<ref>L'ipotesi è che il crocifisso provenga da ambito [[siria]]no, visto che indosserebbe il ''colobium'', un vestito tipico di quell'area geografica.</ref>. La posizione opposta è difesa da altri studiosi, che fanno tra l'altro notare come il Cristo non indossi affatto un ''colobium''<ref>Una tunica senza cintura e senza maniche, vedi la descrizione del [[Charles du Fresne, sieur du Cange|du Cange]] ''Tunica absque manicis, vel certe cum manicis, sed brevioribus, quae ad cubitum vix pertinerent</ref>, bensì una ''tunica manicata'', cioè un indumento sacerdotale. La stessa esistenza di statue di grandi dimensioni in Oriente è stata posta in dubbio<ref>{{de}} H. Hallensleben, ''Zur Frage der Byzantinischen Ursprungs der monumentalen Kruzifixe «wie die Lateiner sie verheren» in ''Festschrift für Edward Trier'', 1981</ref>. In ogni caso, vi sono motivi stilistici che negherebbero l'origine orientale della classe di crocifissi riferibili al volto santo. Primo fra tutti, lo sguardo dei crocifissi, sia pur dagli occhi fissi e sporgenti come idoli precristiani, si fissa direttamente sull'osservatore, e sembra seguirlo con gli occhi. Un simile rapporto diretto col popolo è quanto di più estraneo all'arte orientale, le cui immagini fissano il vuoto in un totale estraniamento.
[[File:Helmstedter Kreuz.jpg|thumbminiatura|Croce del Monastero di [[Abbazia di Werden|Werden]]]]
La presenza di croci monumentali in area occidentale è testimoniata dalla [[Gerokreuz]] nel Duomo di [[Colonia (Germania)|Colonia]] che si data all'epoca del vescovado di Gero, cioè già al [[960]]-[[970]], o alle grandi croci ottoniane di [[Pavia]] e [[Vercelli]], datate rispettivamente ''ante'' [[996]] e ''ante'' [[1026]] fino alla croce del Monastero di [[Abbazia di Werden|Werden]], datata [[1060]]; anche se tutte queste croci rappresentano Cristo col perizoma, è notevole che tutte siano del tipo ''a quattro chiodi'' cioè coi piedi non sovrapposti. Numerosi sono anche i riscontri nelle [[miniatura|miniature]], sempre di area imperiale germanica, in cui si osserva un cristo rivestito di tunica, come nel ''[[Codex Egberti]]'' ([[Abbazia di Reichenau|Reichenau]], [[977]]-[[993]]) o nei ''[[Vangeli di Uta]]'', ([[Ratisbona]], [[1002]]-[[1025]]).
 
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La santa assume nei vari paesi d'Europa assunse nomi diversi da [[Vilgefortis|Sankt Wilgefortis]] o Kümmernis in [[Germania]] a Sainte Débarras in [[Francia]], entrando nel [[Martyrologium Romanum]] nel [[1583]], restandovi fino al secolo scorso e suscitando un'amplissima devozione popolare in tutta [[Europa]], tranne che in [[Italia]].
 
== Miracoli ==
 
[[File:Volto Santo di Lucca di Parlascio.JPG|thumbminiatura|Affresco del Volto Santo di Lucca nel presbiterio della [[Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Parlascio)|Chiesa di Parlascio]], nel territorio di [[Casciana Terme Lari]] (PI) ]]
 
=== Miracolo della mannaia ===
Il fatto accadde a [[Pietralunga]] l'11 settembre 1334, quando un certo Giovanni di Lorenzo di Picardia (Francia), per recarsi in [[pellegrinaggio]] a Lucca (Volto Santo), passando per Pietralunga, veniva ingiustamente accusato di avere ucciso un uomo e di conseguenza [[condannato a morte]]. Il povero uomo si rivolgeva fiducioso al Volto Santo tanto che, quando il boia tentò di tagliargli il collo con la [[mannaia]], a questa le si rivoltò la lama. Di tale fatto esistono molte testimonianze probatorie, tra cui una lettera autografa di Branca de' Branci, podestà di [[Pietralunga]], la registrazione del fatto miracoloso in un manoscritto conservato presso la Biblioteca del Convento dei Frati Cappuccini di Monte San Quirico di Lucca alle carte 45 e 46 e la stessa mannaja, che è conservata nel [[Duomo di Lucca]], appesa vicino alla cappella del Volto Santo a testimonianza del miracolo accaduto.
 
=== Miracolo del calzare d'argento ===
Si narra che un giullare molto povero e fedele al Volto Santo, si recasse a pregare intensamente per le sue miserie offrendo in segno di devozione l'unica cosa che possedeva, la sua arte giullaresca, e volteggiando così nel luogo sacro presso il [[Crocifissione di Gesù|crocifisso]] destò l'ira dei prelati e dei devoti. Il Volto Santo, agghindato di ori nella corona e nella veste, lasciò cadere una delle preziosissime ciabatte dorate (la destra) in segno di apprezzamento per il suo gesto puro e dargli la possibilità di far fronte alle proprie miserie. Quando l'uomo prese la preziosa ciabatta, fu acciuffato e gli fu intimato di restituire quello che appariva come il frutto di un furto. Nessuno credette al racconto miracoloso narrato dal povero, il quale fu incarcerato. Ma ogni tentativo di ricollocare la ciabatta dorata al piede del crocifisso fu inutile: essa continuava ad essere "rifiutata" dal piede della reliquia, come se fosse un dono ormai fatto al povero, ingiustamente incarcerato, avvalorando la versione del miracoloso dono sostenuta dall'uomo. Così il povero fu creduto e rilasciato e gli fu fatta una generosa donazione in denaro da parte della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] a patto che rinunciasse alla santa ciabatta, che il povero accettò di buon grado.
Ancora oggi la ciabatta d'oro del Volto Santo non è fissata al piede del crocifisso, ma è semplicemente appoggiata e sorretta da un calice dorato, come se il piede del crocifisso continuasse a rifiutarla.
 
== Iconografia ==
Le caratteristiche [[Iconografia|iconografiche]] del Volto Santo di Lucca sono così particolari che, quando esso è stato riprodotto in pittura o scultura, gli artisti non hanno potuto ometterle: così come per agli attributi dei santi (ad esempio, le chiavi per [[Pietro apostolo|san Pietro]]), esse hanno la funzione di rendere immediatamente riconoscibile il soggetto.
 
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[[File:VoltoSanto - via Valdaposa a Bologna.jpg|miniatura|140x140px|Affresco del Volto Santo di Lucca a Bologna]]
=== Affreschi ===
* A [[Parlascio]], nei pressi di [[Casciana Terme Lari]] (PI), nel presbiterio della [[Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Parlascio)|chiesa dei SS. Quirico e Giulitta]], dipinto del [[XV secolo]];
* a [[Roma]] nella [[basilica dei Santi Cosma e Damiano]] è presente un [[affresco]] del Volto Santo di Lucca databile al [[XV secolo]], ma ridipinto successivamente;
* a [[Bologna]] in via Valdaposa, di fronte alla [[Chiesa dello Spirito Santo (Bologna)|chiesa dello Spirito Santo]], un [[affresco]] [[XVII secolo|secentesco]] raffigura ''Il miracolo del pellegrino della Gallia davanti al Volto Santo di Lucca;''
* [[File:Bolzano, sDomenico, Volto Santo di Lucca (Fab18).jpg|miniatura|140x140px|Affresco del Volto Santo di Lucca a Bolzano]]a [[Bolzano]], nella [[Chiesa dei Domenicani (Bolzano)|chiesa di S. Domenico]], all'interno di un ampio affresco trecentesco conservato sulla parete destra, si può notare il "Volto Santo di Lucca": in basso a sinistra è raffigurato il menestrello protagonista del "miracolo del calzare", intento a suonare uno strumento ad arco (probabilmente una [[viella]]);
* a [[Vicenza]], nella [[Chiesa di Sant'Agostino (Vicenza)|chiesa di Sant'Agostino]], nella cappella detta del "Cristo Re ", affresco quattrocentesco, ben conservato;
* ad [[Assisi]] (PG), nella [[chiesa di Santa Chiara (Assisi)|chiesa di Santa Chiara]], parete di sinistra, resto di affresco: la parte inferiore del Volto Santo è identificabile anche dal calice posto sotto il piede destro<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviovoltosanto.org/it/iconografia/volto-santo-di-lucca-madonna-della-misericordia-e-santa-caterina-dalessandria|titolo=Volto Santo di Lucca, Madonna della Misericordia e santa Caterina d'Alessandria {{!}} Archivio Volto Santo|sito=www.archiviovoltosanto.org|accesso=2017-07-26}}</ref>.
* ad [[Aquileia]] (UD), nella [[Basilica di Santa Maria Assunta (Aquileia)|Basilica di S. Maria Assunta]], si trova un Volto Santo dall'inusuale tunica bianca<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviovoltosanto.org/it/iconografia/volto-santo-di-lucca-11|titolo=Volto Santo di Lucca {{!}} Archivio Volto Santo|sito=www.archiviovoltosanto.org|accesso=2017-07-26}}</ref>.
* a Vallecupola di Roccasinibalda (Ri), nella chiesa di Santa Maria della Neve.
 
=== Bassorilievi, statue e crocifissi ===
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* a [[Montemarcello]], frazione di [[Ameglia]] (SP), la chiesa di S. Pietro conserva un'[[Pala d'altare|ancòna]] marmorea del 1529 con il Volto Santo affiancato dai santi [[San Rocco|Rocco]] e [[San Sebastiano|Sebastiano]];
* a [[Beverino]] (SP), nella chiesa dei Ss. Cornelio e Cipriano, si trova una statua policroma del Volto Santo, affiancata dai santi titolari realizzati a [[grisaille]], sotto a un [[cartiglio]] che recita: "Croce della Speranza";
* a [[Sillano]] (LU), è conservato il [[Volto Santo di Rocca Soraggio]], un crocifisso ritenuto una delle repliche più antiche del Volto Santo di Lucca, rimaneggiato nel 1594<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviovoltosanto.org/it/content/volto-santo-di-rocca-soraggio|titolo=Volto Santo di Rocca Soraggio {{!}} Archivio Volto Santo|sito=www.archiviovoltosanto.org|accesso=2017-06-04}}</ref>;
Così come in altri Paesi europei, anche in Italia non mancano crocifissi che, sebbene forse non desunti direttamente dall'iconografia del Volto Santo di Lucca, ne ricordano la tipologia soprattutto per il fatto di non avere i piedi sovrapposti e per la lunga veste che li caratterizza. Ad esempio:
* a [[Pisa]], nella [[Chiesa di San Sisto (Pisa)|chiesa di S. Sisto]], si trova un crocifisso ligneo del XIV secolo che ricorda molto quello lucchese;
* a [[Bitonto]] (BA), sul fianco meridionale della [[Concattedrale di Bitonto|cattedrale di S. Maria Assunta]], sopra la cosiddetta ''Porta della [[Scomunica]]'', è raffigurato in bassorilievo un Cristo coronato, con lunga tunica manicata dotata di due cordoni pendenti e centrali, con i piedi non sovrapposti (tipo ''a quattro chiodi''), iconografia che riconduce al Volto Santo di Lucca (ma anche, per altri versi, al [[Volto Santo di Sansepolcro]])<ref>Il bassorilievo di Bitonto manca, come nel Volto Santo di Sansepolcro, del calice sotto il piede destro e del caratteristico emiciclo dietro alla Croce; peraltro, il crocifisso di Sansepolcro non è coronato e i cordoni della tunica non sono centrali ma decisamente spostati sul fianco sinistro del Cristo.</ref>.
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A [[Pietralunga]], in [[Diocesi di Città di Castello]], è documentata una devozione al Volto Santo di Lucca nel XIV secolo, a motivo di un miracolo ottenuto da un pellegrino.
 
== Citazioni ==
* Dante cita il Volto Santo nella [[Divina Commedia]], e più precisamente nel [[Inferno - Canto ventunesimo|canto XXI dell'Inferno]], nella quinta bolgia, dove gli imbroglioni, i concussori e i corrotti scontano le loro pene immersi nella pece bollente e torturati da diavoli muniti di affilati uncini. Tra i peccatori vi è un personaggio lucchese molto noto all'epoca, [[Martino Bottario]], definito come "anziano di [[Santa Zita]]", in quanto magistrato di Lucca. Egli viene preso in giro con perfida ironia da alcuni diavoli che lo scherniscono dicendo "[[qui non ha loco il Santo Volto!]]", cioè i diavoli indicano che è inutile pregare il Volto Santo perché la dannazione che sta subendo è eterna. E subito insistono "qui si nuota altrimenti che nel [[Serchio]]", cioè ironizzano sul supplizio di nuotare nella nera pece bollente rispetto alle fresche acque del fiume Serchio che bagna Lucca.
* Il Volto Santo appare in una tavola del fumetto [[Dago]] ([[Robin Wood]], [[Carlos Gómez (fumettista)|Carlos Gomez]]) dove il protagonista, in compagnia di [[Michelangelo Buonarroti]], fa vista alla cattedrale di San Martino.
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* G. Schnürer, ''Sopra L'età e la provenienza del Volto Santo di Lucca'' in: ''Bollettino Storico Lucchese'', I, 1929
* Marina Armandi, ''«Regnavit a ligno Deus»: il crocifisso tunicato di proporzioni monumentali'' in ''Il [[Volto Santo di Sansepolcro]]'' Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 1994
* {{de}} G. Schnürer e J. M. Ritz, ''St. Kümmernis und Volto Santo'', Düsseldorf 1934
* C. Baracchini e A. Caleca, ''Il Duomo di Lucca'', Lucca 1973, pagine 14-15.
* A. Pertusi e F. Pertusi Pucci, ''Il Crocifisso ligneo del Monastero di S. Croce e Nicodemo di Bocca di Magra'', in «Rivista dell'Istituto Nazionale d'Archeologia e Storia dell'Arte», s. III, 11, 1979, pagine 3-51.
* T. Saffioti, ''I Giullari in Italia'', Xenia Edizioni, Milano, 1990. (pag.51)
* Luigi Casentini, Iacopo Lazzareschi Cervelli, ''Vestitio Regis. La vestizione del Volto Santo di Lucca'', Pacini Fazzi Editrice, Lucca, 2014, ISBN 978-88-6550-442-0
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.antropologiaartesacra.it/ALESSIO_VARISCO_CrocifissoLuccaSculturaSindonica.html|Il mistero del Volto Santo e la Sindone in "Antropologia Arte Sacra, pittura sacra, iconologia"}}
* {{cita web |1=http://www.itclucca.lu.it/interessanti/luccacittadarte/2id/VOLSAN/IL%20%20VOLTO%20%20SANTO.html |2=Una scheda sul Volto Santo |accesso=1º gennaio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929093302/http://www.itclucca.lu.it/interessanti/luccacittadarte/2id/VOLSAN/IL%20%20VOLTO%20%20SANTO.html# |dataarchivio=29 settembre 2007 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.stgemma.com/gallery/eng_volto_sancto.html|Immagine del Volto Santo}}
* {{cita web|http://www.archiviovoltosanto.org|ARVO (Archivio Digitale del Volto Santo)}}
 
{{Portale|Arte|cristianesimo|Lucca}}