Utente:Leonardo Formica/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Fine bibliografia conosciuta (da "Essays in Arabic Biography: 1850-1950", pagine 350-351)
Aggiunte informazioni sulla famiglia Taymur; aggiunta l'importante figura della zia di Mahmud e Muhammad, tale 'A'ishah al-Taymuriyyah
Riga 39:
 
== Famiglia Taymur ==
Mahmud Taymur è nato in una famiglia di origini antiche, dove non mancavano ricchezza e cultura. Di origine curda, la famiglia Taymur è stata molto rilevante nel panorama politico egiziano. Suo nonno, Muhammad ibn Ali Kurd Taymur, era un alto funzionario e amico del wali d'Egitto Muhammad Ali e(nonché poi di suo figlio Ibrahim); prima di trasferirsi al Cairo, la famiglia Taymur viveva nella provincia di Mossul, e fu il bisnonno di Mahmud (un ufficiale dell'esercito ottomano) a decidere di trasferirsi lungo il Nilo.<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950|p=354}}</ref> [[:en:Ahmed_Taymour|Ahmad Taymur]] (1871-1930), padre di Mahmud e Muhammad, era un colto aristocratico del XIX secolo, scrittore noto per il suo vasto interesse per il patrimonio arabo nonché studioso della lingua araba, di storia e di letteratura.<ref>{{Cita web|url=https://ar.wikipedia.org/wiki/محمود_تيمور|titolo=}}</ref> Costui indirizzò entrambi i figli alla lettura sin dalla tenera età, portandoli a conoscere ampi panorami letterari e a occuparsi in generale di lingua e letteratura, facendo nascere in loro la passione per la stessa. Muhammad, che tra i due fratelli era considerato quello con le doti più spiccate, ebbe una grandissima rilevanza nel campo letterario egiziano e arabo, occupandosi nei propri libri dei problemi della società egiziana, cosa di cui si occupò anche Mahmud.<ref>{{Cita libro|autore=Isabella camera d'Afflitto|titolo=Letteratura araba contemporanea|anno=|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref> Ahmad Taymur apprezzò e studiò il patrimonio letterario arabo, e arrivò ad analizzare una possibile ''nahdah'', una rinascita, da attuare partendo proprio dalla letteratura. <ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950|p=354}}</ref>
 
Muhammad, nato nel 1892, è considerato l'autore che ha permesso la nascita del racconto moderno arabo, con la sua famosa opera di denuncia sociale "''fi'l-qitar''", "Nel treno".<ref>{{Cita libro|autore=Isabella Camera d'Afflitto|titolo=Letteratura araba contemporanea|anno=|editore=|città=|p=|pp=215-216|ISBN=}}</ref> Egli, con le proprie opere di denuncia sociale, portò un reale contributo nel campo della critica letteraria e della letteratura teatrale dell'Egitto. Precursore della cosiddetta "letteratura nazionale" nonché uno dei primi autori realisti, Muhammad Taymur fece anche parte di un gruppo di intellettuali che ruotavano attorno alla rivista d'avanguardia ''Al-Sufur'', "senza velo", fondata nel 1915: questa rivista rappresentava al tempo un'importante vetrina per scrittori desiderosi di esprimere nuove idee.<ref>{{Cita web|url=http://www.arablit.it/taymur.html|titolo=Muhammad Taymur}}</ref> La morte prematura, avvenuta nel 1921, non gli permise di dare piena dimostrazione delle sue capacità di commediografo e novellista, che già stavano emergendo nonostante la giovanissima età da opere quali "''L'uccello in gabbia''" o "''L'abisso''". Il sogno di Muhammad Taymur era quello di dare al proprio paese un vero teatro nazionale, lontano da improvvisazioni e dilettantismi, e questo sogno venne portato avanti proprio dal fratello Mahmud, dopo la morte del maggiore dei due.<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=L'Enciclopedia|anno=2003|editore=La Repubblica|città=Roma|p=485|pp=|volume=19|ISBN=}}</ref> La morte del maggiore dei due provocò in Mahmud una sensazione di grande vuoto e perdita, il che lo portò a un, seppur breve, totale blocco in campo letterario.
Riga 47:
Come già espresso, entrambi i fratelli Taymur scrissero opere di rilevante impronta sociale, atte a denunciare azioni e personaggi verosimili ricorrenti nella società egiziana del tempo. Famosissimo il racconto di Muhammad Taymur ''Fi’l-qitar'' (nel treno), in cui l’autore fa parlare dei personaggi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto della società egiziana, che il Taymur (al pari del fratello Mahmud) considerava terribilmente retrograda. I personaggi del racconto parlano delle infime condizioni del ''fellah'', il contadino egiziano, descritto come un rozzo, di così basso livello intellettuale da essere rapportato a un animale. L’unico che difende la figura del contadino, sostenendo che la sua pena è legata esclusivamente alla sua ignoranza, la quale potrebbe essere superata attraverso lo studio e l’accrescimento culturale, è lo studente, su cui Muhammad Taymur ripone grande fiducia per il futuro dell’Egitto. Lo studente rappresenta il simbolo della nuova generazione, acculturata e dalla mente aperta e bramosa di conoscere e rapportarsi con persone e culture differenti; essendo lo studente al contempo sensibile e coraggioso, incarna la speranza dell’Egitto e ne rappresenta il futuro, che Muhammad Taymur prospetta positivo, di lotta contro l’abulia, l’ignoranza e l’egoismo degli altri strati della popolazione. Le idee che Muhammad Taymur esprime nel libro “Nel Treno” sono estrapolabili da questo breve passo, tradotto da Francesco Gabrieli:<ref>{{Cita libro|autore=Isabella Camera d'Afflitto|titolo=Letteratura araba contemporanea dalla nahdah a oggi|anno=|editore=|città=|p=|pp=216-217|ISBN=}}</ref>
 
{{Citazione|Vogliono diffondere l’istruzione e combattere l’analfabetismo! – esclamò il circasso – Perché il contadino si sollevi al livello dei padroni! E non sanno di commettere uno sbaglio gravissimo.> Raccolsi il giornale da terra e domandai: <Che sbaglio?>. <Voi siete ancora un giovane, e non conoscete la cura efficace per l’educazione del contadino>. <Che cura intendete? C’è una cura più efficace dell’istruzione?>. Il circasso corrugò le sopracciglia e disse con accento irritato: <C’è un’altra cura. La frusta non costa niente al Governo, mentre l’istruzione richiede dei gran soldi. Non vi dimenticate che il contadino non obbedisce che alle busse, perché c’è avvezzo da quando nasce fino alla morte.}}Nella famiglia Taymur nacquero altri scrittori e pionieri della letteratura araba, anche in campo femminile: la zia di Mahmud e Muhammad, 'A'ishah (1840-1902), era una donna estremamente colta, capace di parlare fluentemente in arabo, in ottomano e in persiano. Dopo la morte del marito iniziò a produrre preziosi testi che le conferirono ben presto il nome di 'A'ishah al-Taymuriyyah, pioniera della letteratura araba moderna femminile. Fu principalmente lei a educare suo fratello minore, il padre di Mahmud e Muhammad, che aveva 35 anni in meno di lei; gli scritti di 'A'ishah al-Taymuriyyah rappresentano un eccellente spunto per analizzare e studiare l'estetica della letteratura ottomana ai suoi massimi livelli.<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950|p=354}}</ref>
 
== Mahmud Taymur e il teatro ==