Architettura coloniale: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m nessuna indicazione della categoria/galleria Commons quando è presente la proprietà P373 |
|||
Riga 13:
Il continente americano è famoso per i suoi numerosi [[Architettura coloniale statunitense|esempi di architettura]] generatasi in seguito all'epoca del [[colonialismo]]. Per quanto riguarda la colonizzazione degli [[Stati Uniti]], l'edilizia di questo tipo ebbe la maggiore espansione tra il diciassettesimo ed il diciannovesimo secolo, ricorrendo ad esempio agli schemi dell'architettura rurale delle [[Isole Britanniche]] (esempio: ''Corvin House'', vedi immagine) oppure, per edifici più rappresentativi, a quelli del [[neoclassicismo]]. Resta inoltre il fatto che anche altri popoli emigrati come gli olandesi e i francesi svilupparono dei propri stili nel territorio nordamericano; in [[America Latina]], il [[colonialismo]] degli spagnoli e dei portoghesi esportò dall'Europa lo [[architettura barocca|stile barocco]], il quale avrebbe lasciato tracce nell'architettura locale fino all'Ottocento come ad esempio nel caso della [[Cattedrale di Città del Messico]]).
Per quanto riguarda la successiva epoca storica dell'espansione politica degli europei, quella dell'[[imperialismo]] ottocentesco, si ricorda per esempio l'[[architettura britannica]] in [[India]], che risente di forti influenze della madrepatria; ne è un noto esempio la [[stazione ferroviaria Chhatrapati Shivaji]] di [[Bombay]], ricca di elementi inglesi di fattura prevalentemente [[neogotica]].<ref>[https://www.lonelyplanet.com/india/mumbai-bombay/history Pagina] su ''[[Lonely Planet]]''.</ref>
In Cina, un esempio di caratteristica architettura coloniale tedesco può essere ritrovato a [[Qingdao]], dove numerosi sono gli edifici in stile bavarese ancora ben conservati.
|