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[[Ferdinando I de' Medici]], [[granduca di Toscana]], fece di Borghesi il suo [[ciambellano]] nel 1588 e lo nominò nel 1590 alla neocostituita cattedra di lingua toscana dell'[[Università di Siena]]. Allo stesso tempo è stata la prima cattedra italiana per lingua italiana (successore: Celso Cittadini). Sotto il titolo Lettere discorsive (3 voll., Padova 1584, Venezia 1584 e Siena 1603) Borghesi pubblicò osservazioni disordinate sull'italiano, ma la sintesi annunciata non apparve mai. Come un poeta Borghesi è dimenticato oggi.
 
== Altre opere ==
* Orazioni accademiche , ed. di Carlo Caruso, Pisa 2009.
 
Letteratura
== Bibliografia ==
* Gian Luigi Beccaria: [http://www.treccani.it/enciclopedia/diomede-borghesi_(Dizionario-Biografico)/ BORGHESI, Diomede]. In: Alberto M. Ghisalberti (a cura diHrsg.): Dizionario Biografico degli Italiani (DBI). VolumeBand 12: Bonfadini-BorrelloBonfadini–Borrello. Istituto della Enciclopedia Italiana, RomaRom 1970.
Lettere di Diomede Borghesi , ed. di Giuseppe Campori, Bologna 1868, 1968
SalvatoreLettere Valente,di Diomede Borghesi, hrsg. Liricovon eGiuseppe grammaticoCampori, del secolo 16Bologna 1868, Bari 19051968
* Salvatore Valente, ''Diomede Borghesi. Lirico e grammatico del secolo XVI'', Bari, 1905
* Alessandra Cappagli, Diomede Borghesi e Celso Cittadini lettori di toscana favella, in: ''Tra Rinascimento e strutture attuali. Saggi di linguistica italiana'', Atti del Primo Convegno della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Siena 28-31 marzo 1989 , edhrsg. divon L. Giannelli, N. Maraschio, T. Poggi Salani e M. Vedovelli, Torino, 1991, ppS. 23-3523–35.
Collegamenti Web
Letteratura di e su Diomede Borghesi nel catalogo SUDOC (Biblioteche universitarie francesi)
 
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