Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS |
||
Riga 161:
Lo stabilrsi di buoni rapporti con la [[Russia]], di cui la più evidente manifestazione di ravvicinamento era stata in età umbertina il matrimonio di Vittorio Emanuele con [[Elena di Montenegro]], era il necessario corollario delle direttrici di politica estera nell'area balcanica, il cui ''status quo'', che almeno formalmente la Triplice s'impegnava a mantenere, era minacciato dalla inarrestabile crisi dell'[[Impero ottomano]], e dai confliggenti appetiti austriaci e russi, fra i quali l'[[Italia]] intendeva inserirsi, cercando di limitare i tentativi dell'alleato asburgico volti a mutare la situazione a proprio vantaggio, in violazione dell'articolo VIII del trattato.
[[File:Day of Griscom's flight with Wilbur Wright flying the plane (4055965037).jpg|thumb|Nell'aprile [[1909]] i [[fratelli Wright]] si recarono a [[Centocelle]], al di fuori di [[Roma]], in [[Italia]], per fornire addestramento di volo a due luogotenenti italiani. Tra gli spettatori vi erano il re italiano Vittorio Emanuele III, il finanziere J.P. Morgan e l'ambasciatore degli [[Stati Uniti]] in Italia, Lloyd C. Griscom.]]
L'Italia guardava ai [[Balcani]] quale potenziale area d'influenza per la propria economia. Di fronte alle mire espansionistiche della [[Serbia]], Vittorio Emanuele si pose quale mediatore per la creazione di uno Stato cuscinetto che impedisse a Pietro I lo sbocco sull'[[Adriatico]]: l'[[Albania]]. Il comportamento austriaco, che nel [[1908]] aveva annesso senza preavviso la [[Bosnia ed Erzegovina]], suscitando forti proteste da parte serba e russa, oltre che italiana, portò il Governo italiano a stringere accordi con quello [[Impero russo|russo]]: il 24 ottobre [[1909]] venne firmato tra le due Potenze il [[Accordo di Racconigi|trattato di Racconigi]], che da parte russa poneva fine alla politica di accordi esclusivi con l'[[Austria]] sui [[Balcani]], per i quali si prospettava l'attuazione del principio di [[nazionalità]] e un'azione diplomatica comune delle due Potenze in tal senso; inoltre, la [[Russia]] riconosceva l'interesse italiano per la [[Tripolitania]]-[[Cirenaica]].
| |||