Eusebio di Cesarea: differenze tra le versioni

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Fu allievo di [[Panfilo di Cesarea|Panfilo]] nella scuola teologica aperta da [[Origene]] (185-254) a Cesarea. La scuola era stata fondata da Origene dopo la condanna che lo costrinse all'esilio dalla natia Alessandria d'Egitto. Sui libri della biblioteca annessa alla scuola ebbe la sua formazione Eusebio. San [[Panfilo di Cesarea|Panfilo]], allievo di Origene e maestro di Eusebio, diresse la scuola fino al 309, anno del martirio. Eusebio collaborò con il maestro al riordino della biblioteca. Sembra che non si abbiano notizie certe su chi abbia poi assunto la direzione della scuola. Il legame spirituale tra essi doveva avere un rilievo se Eusebio prese da Panfilo il [[onomastica greca|nome]] di Εὐσέβιος τοῦ Παμφίλου (''Eusèbios toû Pamphìlou'').
 
Eusebio redigetteredasse in collaborazione con Panfilo i primi cinque libri dell<nowiki>'</nowiki>''[[Apologia]] di [[Origene]]''. Eusebio scriverà poi un sesto libro dopo la morte del maestro. Sfuggì alla persecuzione anticristiana di [[Diocleziano]] e nel [[313]] fu eletto [[vescovo di Cesarea]]. Abbracciò una concezione della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]], diffusa in Siria, secondo cui il [[Figlio di Dio|Figlio]] era subordinato al Padre. Il suo approccio lo portò a simpatizzare con [[Ario]], predicatore alessandrino di formazione [[Antiochia di Siria|antiochena]] che, nella sua dottrina, aveva accentuato la posizione subordinata del Figlio, sino a considerarlo non co-eterno rispetto al Padre.
 
Quando nel [[318]] Ario fu scomunicato dal patriarca [[Alessandro di Alessandria|Alessandro]], Eusebio lo accolse presso di sé. La sua condotta fu condannata dal sinodo di Antiochia nel 325. Tuttavia nello stesso anno Eusebio partecipò al [[Concilio di Nicea]], convocato dall'[[imperatore romano|imperatore]] [[Costantino I]] proprio per risolvere la controversia ariana, svolgendo un ruolo da protagonista.