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===Ultimo periodo di vita di Tanya===
Dopo la morte di sua madre, Savicheva dormì per una notte dal vicino per poi, seppur debole, trasferirsi dalla zia Evdokiya, portandosi con se gli oggetti personali della famiglia.
Sua zia, sperando in cure mediche migliori e urgenti, trasferì la custodia di Tanya ad un orfanotrofio pubblico a San Pietroburgo.[4]<ref name="rt"/>
Nel 1942, Tanya fu uno dei 140 bambini salvati da Leningrado e portati al villaggio di [[:en:Krasny Bor, Shatkovsky District, Nizhny Novgorod Oblast|Krasny Bor]].
Anastasiya Karpova, un'insegnante nell'orfanotrofio, scrisse a Mikhail, il fratello di Tanya: "Tanya è viva, ma non sembra in buona salute, un medico, che l'ha visitata di recente, dice sia molto malata, ha bisogno di riposo, cure speciali, alimentazione, clima migliore, ma soprattutto cure materne." Nel 1944, Tanya fu mandata in un ospedale di Shatki, dove morì, di tubercolosi, un mese dopo, il 1° luglio.<ref name="Mikson">{{cite book|last=Миксон|first=Илья Львович|scripttitle=|title=ru:Жила-была|url=http://militera.lib.ru/bio/mikson_il_savicheva/index.html|accessdate=9 luglio 2019|year=1991|publisher=[12[Detskaya Literatura]]|___location=Leningrad|language=ru|isbn=5-08-000008-2|page=219}}</ref>
 
Nina Savicheva e Mikhail Savicheva tornarono a Leningrado una volta finita la guerra. Mikhail aveva continuato a combattere fino al 1944, riportando gravi ferite.[7] <ref name="pf"/>
 
==Importanza di Tanya==