Letzte Lockerung: differenze tra le versioni
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La '''''Letzte Lockerung''''' è un'opera letteraria di [[Walter Serner]], steso nel 1918 e pubblicato per la prima volta nel 1920. Conosciuto anche come '''''Manifest Dada''''', è uno dei testi principali del [[Dadaismo|movimento dadaista]], una critica feroce e ironica della società borghese contemporanea.
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Nel 1914, a guerra già iniziata, il pacifista Walter Serner fugge da [[Berlino]] per riparare nella neutrale [[Svizzera]], precisamente a [[Zurigo]]. Qui collabora in un primo momento con la rivista letteraria ''Der Mistral'', facendo pubblicare una serie di contributi spiccatamente antimilitaristi. Chiusa questa breve esperienza (''Der Mistral'' nacque e morì nel giro di tre mesi), Serner dà vita alla propria rivista mensile letteraria, ''Sirius'', su posizioni «metafisico-religiose».<ref>{{Cita libro|autore=Christian Schad|titolo=Relative Realitäten. Erinnerungen um Walter Serner|anno=1999|editore=MaroVerlag|città=Augsburg|lingua=tedesco|p=27}}</ref> È durante questo periodo che Serner conosce il gruppo dadaista di [[Hugo Ball]] e [[Tristan Tzara]] che anima le serate del [[Cabaret Voltaire]]. Sebbene il primo approccio fosse alquanto critico<ref>{{Cita libro|autore=Walter Serner|curatore=Thomas Milch|titolo=Die Alten und die Neuen|collana=Gesammelte Werke in zehn Bände|anno=1988|editore=Goldmann|città=München|lingua=tedesco|volume=1}}</ref>, lo scrittore boemo si avvicina progressivamente al [[Dadaismo|Dada]], entrandone a far parte ufficialmente nel 1917: secondo [[Richard Huelsenbeck|Richard Hülsenbeck]], un tentativo disperato di Tristan Tzara di ridare linfa a un movimento che si stava già sfaldando.<ref>{{Cita libro|autore=Richard Huelsenbeck|titolo=En Avant Dada. Die Geschichte des Dadaismus|anno=1920|editore=Paul Steegemann Verlag|città=Hannover|lingua=tedesco}}</ref>
È solo nel 1918, tuttavia, che si avrà un primo contributo di Walter Serner al dadaismo, quando, in un soggiorno di tre settimane a Lugano, scrive di getto la sua ''Letzte Lockerung'', con l'intenzione di farne il vero e proprio manifesto filosofico del movimento. In realtà il testo fu concepito molto prima, tanto che alcuni passi riprendono gli articoli polemici di ''Der Mistral'' e ''Sirius'', talvolta riportati alla lettera; le idee che stanno alla base del manifesto serneriano circolavano già da tempo tra i dadaisti, tanto che è lecito pensare che Tristan Tzara ne abbia attinto a piene mani nel suo ''Manifest Dada 1918''.<ref>{{Cita libro|autore=Walter Serner|curatore=Andreas Puff-Trojan|titolo=Letzte Lockerung. Ein Handbrevier für Hochstapler und solche die es werden wollen|ed=Manesse Verlag|anno=2007|città=Zürich|lingua=tedesco}}</ref>
[[File:Serner - Letzte Lockerung, 1920.djvu|miniatura|Copertina della prima edizione, creata da Kurt Schwitters]]
La ''Letzte Lockerung'' ottiene una buona accoglienza tra i dadaisti, tanto che Walter Serner verrà considerato il filosofo del movimento. Alcuni estratti del testo vengono pubblicati su riviste dadaiste, come ad esempio il cosiddetto «Letzte Lockerung manifest» nell'antologia ''DADA''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Walter Serner|anno=1919|titolo=Letzte Lockerung manifest|rivista=DADA|editore=Tristan Tzara|città=Zürich|numero=4-5|lingua=tedesco}}</ref>, o lo «Schluck um die Achse manifest» nella rivista ''Zeltweg.''<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Walter Serner|data=novembre 1919|titolo=Der Schluck um die Achse manifest|rivista=Der Zweltweg|città=Zürich|volume=|numero=1|lingua=tedesco}}</ref> Al maggio 1920 risale invece una prima traduzione francese del testo ''Der Korridor'' nella rivista ''Littérature''; traduzione che indispettisce molto l'autore, a causa della sua scarsa fedeltà all'originale.<ref>{{Cita libro|autore=Walter Serner|curatore=Thomas Milch|titolo=Hirngeschwür|collana=Gesammelte Werke in zehn Bände|anno=1988|editore=Goldmann|città=München|p=287}}</ref> Particolarmente curiosa è invece la prima lettura pubblica che ne dà Walter Serner, il 19 aprile 1919, nella serata dadaista «Non plus ultra», che termina con una vera e propria sommossa del pubblico.<ref>{{Cita libro|autore=Walter Serner|titolo=Hirngeschwür|lingua=tedesco|p=19}}</ref>
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Dopo l'allontanamento dal Dadaismo il manifesto di Walter Serner cade parzialmente nell'oblio, per quanto i suoi «racconti criminali» riscuotano un discreto successo di pubblico negli anni Venti. Lo stesso filosofo [[Theodor Lessing]], che paragona Walter Serner al [[Guy de Maupassant|Maupassant]], bollerà la ''Letzte Lockerung'' come una «pessima goliardata».<ref>{{Cita libro|autore=Theodor Lessing|curatore=Thomas Milch|titolo=Der Maupassant der Kriminalistik|collana=Gesammelte Werke in zehn Bände|anno=1988|editore=Goldmann|città=München|lingua=tedesco|p=82|volume=10}}</ref>
Nel 1927 l'editore Paul Steegemann riunisce tutti gli scritti di Walter Serner per pubblicarne una raccolta. Tra questi compare anche una nuova edizione della ''Letzte Lockerung'' con il nuovo sottotitolo ''Handbrevier für Hochstapler und solche die es werden wollen'' ("Manuale per cavalieri d'industria e per coloro che vogliono diventarlo"): un'edizione ripulita di qualsiasi riferimento al passato dadaista e arricchita di un «manuale pratico» che fa da pendant al «manuale teorico» del 1920.
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La ''Letzte Lockerung'' è innanzitutto una critica caustica alla società borghese dei primi decenni del Novecento, una lucida analisi - così Jörg Drews - del nichilismo di un'epoca in piena crisi di valori. L'intento dell'autore è quello di svelare una volta per tutte le ipocrisie che governano il mondo occidentale, così da raggiungere una personale emancipazione dai vincoli della società. La parola tedesca ''Lockerung'', infatti, non è da intendere nel suo significato oggi più diffuso di «rilassamento», ma in quello di «affrancamento, liberazione».<ref name="ref_A">Georg M. Oswald, ''Nachwort'', in Walter Serner, ''Letzte Lockerung. Handbrevier für Hochstapler''..., Zürich: Manesse Verlag, 2007</ref>
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