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Le monete d'oro dal 1871 fino a circa il 1900 erano relativamente comuni e le banconote al contrario relativamente rare nella circolazione ordinaria di tutti i giorni, ma dal 1906 la situazione iniziò a cambiare gradualmente con l'aumento delle banconote da 20 e 50 marchi emesse in grande quantità dalla Reichsbank. Inoltre iniziò ad aumentare la creazione di [[denaro creditizio]]<!-- Kreditgeldschöpfung--> e la circolazione di [[denaro contabile]]<!--Giralgeld--> (vedi anche [[fiat money]]).
Questi nuovi, per l'epoca, tipi di denaro soppiantarono sempre più le monete d'oro dalla circolazione. Se si aveva la possibilità di scelta del mezzo di pagamento, veniva usato preferibilmente moneta di carta, moneta spicciola o altro anziché il "buon" denaro d'oro ([[legge di Gresham]]). Le monete d'oro dal 1910 circa cominciarono ad essere tesaurizzate sempre più dal pubblico. Un secondo fine della Reichbank, sostituire nella circolazione monetaria i pezzi da 20 e 10 marchi con l'emissione di banconote da 20 e 50 marchi ed immagazzinarli per il tesoro di guerra imperiale, riuscì solo in parte. Tuttavia le banconote corrisposero ad un'esigenza generalizzata di mezzi di pagamento di media grandezza cui le emissioni relativamente limitate fino al momento di certificati da 5 a 50 marchi non avevano potuto dare risposta. L'aumento generale del [[prodotto interno lordo]]<!-- in tedesco è "Bruttosozialprodukt" --> comunque assorbì le Reichsbanknoten senza un
Tutte le banconote, sia quelle emesse dalla Reichsbank che quelle emesse dalle banche private (al contrario dei certificati imperiale e dei successivi certificati di debito) furono fino al [[1914]] corredati della garanzia che in ogni momento potessero essere cambiati in moneta corrente tedesca (''coursfähiges''), anche in monete d'oro, secondo la legge bancaria §18 del 14 marzo [[1875]].
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