Lituania: differenze tra le versioni
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=== Il dominio sovietico nel dopoguerra ===
{{vedi anche|Fratelli della foresta|RSS Lituana}}
Dal [[1945]] al [[1956]], piccole bande armate, aiutate dalla popolazione locale, proseguirono la [[guerriglia]] nei territori rurali contro le [[Armata Rossa|truppe regolari russe]], in ottica indipendentista<ref>http://www.storico.org/dopoguerra_tormentato/estonia.html</ref><ref>{{en}}Mart Laar, ''War in the Woods: Estonia’s Struggle for Survival'', 1944-1956, The Compass Press, Washington, 1992</ref>. Moltissimi (forse, in tutto, mezzo milione) cittadini baltici (nella fattispecie: 50.000 [[estoni]], 60.000 [[lettoni]] e ben 120.000 [[lituani]]), ma anche [[ucraini]], [[polacchi]], [[ungheresi]], [[romeni]], [[bulgari]], [[serbi]] e [[croati]] si diedero infatti alla macchia per cercare di combattere con le armi i nuovi regimi istituiti da [[Mosca]] nell’[[Europa orientale|Europa dell’Est]]<ref>Guerriglieri oltre cortina, di Luca Poggiali, «Storia & Battaglie», numero 1, marzo 2000</ref><ref>Paul Carrel, Operazione Barbarossa. 21 giugno 1941-18 novembre 1942, I e II volume, Edizioni BUR RCS Libri, 2000, Milano.</ref>. Tali movimenti furono stroncati con interventi operativi del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] e dell’[[NKVD]]: con il primo acronimo si fa riferimento alla [[polizia politica|polizia]] segreta sovietica, la quale continuò la sua attività fino al [[Dissoluzione dell'Unione Sovietica|crollo dell'URSS]] nel 1991. Sulla base di statistiche molto parziali si calcola che nella sola Lituania, tra il primo gennaio e il 15 marzo 1945, siano state effettuate 2257 «operazioni di pulizia».
Il risultato di tali operazioni fu la morte di oltre 6000 «banditi» e l'arresto di oltre 75 mila fra «banditi, affiliati ai gruppi nazionalisti e disertori»<ref>Stéphane Courtois; Nicolas Werth; Jean-Louis Panné, ''Il libro nero del Comunismo'', traduzione di vari (9), collana Le Scie, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-47330-4.</ref>. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni in [[Siberia]]<ref>In inglese: http://vilnews.com/2010-12-1941-1953-300-000-lithuanians-were-deported-to-merciless-inhumanity-in-siberia</ref>, centinaia di intellettuali, ecclesiastici cattolici, funzionari e giovani studenti lituani sparirono; le autorità sovietiche avevano in tal modo decimato l'élite autoctona, facilitando la propria egemonia sul paese<ref>In inglese: “a wide spectrum of people:
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