Tommaso de' Cavalieri: differenze tra le versioni
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Michelangelo dedicò approssimativamente 30 dei suoi 300 componimenti a de' Cavalieri, per la maggior parte [[sonetto|sonetti]], ma vi furono anche [[madrigale|madrigali]] e [[quartina (metrica)|quartine]]. Il tema centrale di ognuno di essi è l'amore dell'artista per il giovane nobiluomo.<ref>Chris Ryan, ''The Poetry of Michelangelo: An Introduction,'' Continuum International Publishing Group Ltd., 97-99.</ref> Alcuni commentatori moderni asseriscono che la relazione fu meramente platonica, suggerendo che Michelangelo stesse cercando un figlio putativo.<ref>"Michelangelo", ''The New Encyclopaedia Britannica, Macropaedia, Volume 24'', page 58, 1991.</ref> Tuttavia, la natura omoerotica di questi testi era riconosciuta già dai contemporanei dell'artista, tanto che un decoroso velo fu steso su di essi da suo nipote, Michelangelo il Giovane, che nel 1623 pubblicò un'edizione dei poemetti modificando il genere dei pronomi.
I sonetti sono la prima lunga serie di poesie in lingua moderna dedicati da un uomo a un altro, anticipando quelli di [[Shakespeare]] per il suo giovane amico di ben cinquant'anni.
Uno dei più famosi
Un altro celebre sonetto è il G.260, dove nel primo verso emerge il suo amore, sublimato dalla filosofia neoplatonica, per de' Cavalieri: "L'amore non è sempre un peccato aspro e mortale".
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