Palestrina: differenze tra le versioni

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=== Età medievale ===
A partire dal [[Medioevo]] fu [[sede suburbicaria]], con patrono [[sant'Agapito martire]]. Tra i suoi vescovi si contano ben cinque cardinali divenuti in seguito papi.<br>
Fatta oggetto di donazione per tre generazioni da [[papa Giovanni XIII]] a favore della congiunta senatrice Stefania nel 970, passò per matrimonio della sua discendente, la contessa Emilia, nel XII secolo ai [[Conti di Tuscolo]] e da questi ai [[Colonna (famiglia)|Colonna]]<ref>Archivio Società Romana di Storia Patria, 1918, pp. 153 e segg.</ref> della cui famiglia divenne principale possedimento storico, rimanendo coinvolta nelle lotte di questi contro il papato, subendo disastrose conseguenze quali quella della primavera del 1299 per opera di [[Bonifacio VIII]] facendola radere al suolo<ref>La città che per ordine di Bonifacio VIII ricostruita a poca distanza prese per pochi anni il nome di Città Papale, era in via di ricostruzione riacquisendo il proprio nome sotto la protezione dei Colonna già nel 1306, ''[https://books.google.it/books?id=ffmRFBQWDN8C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false| Storia di Palestrina, citta' del prisco Lazio, scritta da Leonardo Cecconi]'', Ascoli 1756, pp. 269 e segg.; Secondosecondo Pietrantonio Petrini la città fu riedificata nella pianura non lontano dalla superstite cattedrale presso la località nota come Madonna dell'Aquila v. ''[https://books.google.it/books?id=6DEqIbf9CIoC&pg=PA150&lpg=PA150&dq=palestrina+distruzione+1299&source=bl&ots=6S8YEHX-ae&sig=ACfU3U0moTLGLf5vDKSjaGafK0VZ8gNglA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjEyKr4psjjAhUVu3EKHe1yC0QQ6AEwEXoECAkQAQ#v=onepage&q=palestrina%20distruzione%201299&f=false| Memorie prenestine disposte in forma di annali]'', p.150</ref> e nuovamente distrutta dalle fondamenta dal cardinale [[Giovanni Maria Vitelleschi]] nel 1436 (o 1437) a causa dell'opposizione dei Colonna contro Eugenio IV<ref>''Storia di Palestrina'' cit., p. 302</ref>. Nel 1449 veniva restituita ai Colonna da Niccolò V con l'espresso divieto di ricostruirvi la [[Castel San Pietro Romano|fortezza]] che tuttavia venne riedificata nel 1482.
 
=== Età moderna ===