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BUSINESS E ANTITRUST|data=22 luglio 2019}}</ref> Sul finire del decennio e agli inizi degli [[anni novanta]], la [[Fininvest]] comincerà anch'essa ad acquisire i diritti in esclusiva di eventi calcistici.
Un'ulteriore svolta avvenne con la nascita in Italia, nel [[1990]], della prima [[Pay TV|televisione a pagamento]], [[Telepiù]]. Per questo, nel [[1993]], la [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Calcio]] e [[Telepiù]] si accordarono per la cessione dei "diritti televisivi criptati", scindendo dell'originario istituto del [[1981]] dei "diritti in vendita", i "diritti televisivi in chiaro" e, appunto, i diritti criptati. La prima partita italiana trasmessa a pagamento, su [[TELE+2]], fu la gara di [[Serie B]] [[Monza]]-[[Padova]].<ref>{{cita web|url=https://sport.virgilio.it/sapevate-che-juve-samp-detiene-un-record-speciale-103231|sito=Sapevate che Juve-Samp detiene un record speciale?|accesso=22 luglio 2019}}</ref> In precedenza, nell'ottobre [[1992]] Telepiù aveva trasmesso in contemporanea con la Rai la partita {{NazNB|CA|SCO}}-{{NazNB|CA|ITA}}.
Anche se la Rai non detenne i primi diritti in chiaro sulla [[Coppa Italia]],
Nel [[1999]] vennero introdotti i diritti soggettivi: non è più dunque la Lega Calcio a trattare con le televisioni ma il singolo club, che può gestire in autonomia i diritti televisivi delle gare casalinghe. Il campionato di calcio divenne così teatro della concorrenza fra due piattaforme satellitari: a [[D+]] si oppose [[Stream TV]] del magnate australiano [[Rupert Murdoch]]. Nel [[2003]] le due piattaforme si fondono in [[Sky Italia]] che acquisirà i diritti satellitari a pagamento della Serie A lasciando a [[Mediaset Premium]] e ad altre piattaforme i diritti terrestri a pagamento.
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