Wikipedia:Pagine da cancellare/Responsible Labelling: differenze tra le versioni

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"... efforts will also contribute to increase information and transparency throughout the different stages of the garment supply chain including on social and environmental conditions. Consumer awareness of such information is an important step towards improved sustainable value chains in the garment sector." (Punto 10)
 
Quale altro termine diverso da ETICHETTATURA RESPONSABILE (o Responsible Labelling) consente di dare al consumatore finale la possibilità di esercitare il diritto di acquisto in modo informato sullo stato della Responsabilità Sociale comprensivo di tutti gli aspetti (sociale, sicurezza, ambiente e corrette pratiche commerciali) delle fabbriche che hanno realizzato un prodotto.???
 
Esistono delle prassi consolidate che riguardano un approccio Responsabile alle politiche di approvvigionamento?
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ETICHETTATURA RESPONSABILE (Responsible Labelling) è il mezzo di comunicazione che supporta le strategie di Responsible Sourcing.
Quale altro termine si può utilizzare per definire il "mezzo" attraverso il quale l'informazione sulla Responsabilità Sociale di una fabbrica viene veicolata al consumatore finale???
 
Non siamo nella sfera di progetti futuri ma del presente che affonda le radici nel passato.
 
Per inciso la voce "Sustainable ProcurementeProcurement" (come altre inseritepresenti in Wikipedia) confuta la Vostra affermazione "O esiste una definizione precisa (anche più di una) e consolidata nell'uso con tanto di citazione di riferimenti bibliografici oppure siamo nel campo delle proposte e dei progetti futuri e allora se ne riparlerà quando tutto ciò davvero esisterà e altri avranno scritto"
Restando nel solo ambito delle strategie d'impresa ci sono molte voci su Wikipedia per le quali non esiste alcuna definizione precisa e presentano dei riferimenti bibliografici deboli.
Ecco una serie di esempi:
"Sustainable Procurement" (https://en.wikipedia.org/wiki/Sustainable_procurement): oggi tra le altre cose questo termine è addirittura superato nella comunicazione di decine di imprese dal termine "Responsible Sourcing"
"Ethical Trade" (https://en.wikipedia.org/wiki/Ethical_trade): bibliografia molto scarna e nessun riferimento esplicito a documenti internazionali.
Addirittura vi sono voci che promuovono esplicitamente schemi di certificazione proprietari
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La stessa norma ISO 26000 dichiara esplicitamente di non poter essere certificabile e le linee guida OCSE danno indicazioni su COME valutare un'azienda.
Per queste ragioni il termine "Certificazione" non si può usare quando l'oggetto di analisi di una valutazione di terza parte indipendente riguarda dei principi e delle linee guida.
L'OCSE utilizza il termine "Due Diligence" per definire l'attività di valutazione (in ambito ISO si usa il termine Audit, in altri ambiti si usa il termine "Assessment") e lo definisce "The process through which enterprises can identify, prevent, mitigate and account for how they address their actual and potential adverse impacts.
"The process through which enterprises can identify, prevent, mitigate and account for how they address their actual and potential adverse impacts.
Due diligence can be included within broader enterprise risk management systems, provided that it goes beyond simply identifying and managing material risks to the enterprise itself to include the risks of harm related to matters covered by the Guidelines. (OECD Guidelines, II, Commentary 14)"
In modo del tutto corretto e appropriato l'OCSE non richiama mai a una "verifica di conformità" ma a una "valutazione dei rischi" (ndr: in accordo a una metrica e a criteri definiti).
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L'output di questo processo non può tuttavia essere un "certificato" per le ragioni di cui sopra.
 
EccoAncora cheuna emergevolta convi evidenzaè lacompleta correttezzaevidenza che delil termine "Etichettatura" indicato nel 2001 nel Libro Verde dell'Unione Europea " è incorretto quantoe l'etichetta è il mezzo appropriato per comunicare alle parti interessate (consumatore finale in primis) che è stata eseguito un processo di Due Diligence basato su una "valutazione dei rischi" come ben esplicitato nelle Linee Guida OCSE. su tutti gli aspetti della Responsabilità Sociale
Questo approccio riflette esattamente quanto l'ISO ha già applicato in una altro ambito (questo è l'unico punto su cui concordo con la Vostra osservazione di un ragionamento in parte svolto per "analogia") ossia quello della verifica delle caratteristiche ambientali di un prodotto: vi sono tre tipi possibili di dichiarazioni ambientali di prodotto esplicitati nelle norme della serie ISO 14020 e uno di questi è la cosiddetta "etichettatura ambientale" (definita dalla norma ISO 17024)comunemente chiamata "eco-labelling".
 
NegareL'affermazione chesecondo cui la voce non sia corredata da riferimenti bibliografici autorevoli e riconosciuti in ambito internazionale è daquanto considerarsimeno arbitraria e non rispondente ai fatti e ai documenti citati.
La nozione di Etichettatura Responsabile contiene informazioni relative alla valutazione dei rischi su tutti gli aspetti di responsabilità sociale di un organizzazione che ha realizzato un determinato prodotto (laddove la valutazione avvenga in accordo alla Raccomandazioni dell'OCSE e a standard internazionali come la ISO 26000).
 
Negare che la voce non sia corredata da riferimenti bibliografici autorevoli e riconosciuti in ambito internazionale è da considerarsi arbitraria e non rispondente ai fatti e ai documenti citati.
 
Quale altro termine si può utilizzare per:
a) supportareuno lestrumento praticheinformativo a supporto delle strategie di responsible sourcing
b) consentire al consumatore finale di esercitare il dirito, riconosciuto dall'Unione Europea di acquisto in modo informato e consapevole .?
 
Risulta evidente, dalla lettura di documenti ufficiali di organizzazioni internazionali che vi sia un esplicita menzione al termine "ETICHETTATURA SOCIALE".
Tale termine era appropriato nel 2001 tuttavia l'evoluzione del suo significato avvenuta tra il 2001 e il 2018 rende oggi restrittivolimitato il suo significato originario proprio perchè gli standard e le linee guida evocate nel 2001 hannoossia allargato il significato originario. Lele Linee Guida OCSE e la norma ISO 26000 non coprono soltanto gli aspetti "sociali" (diritti umani e condizioni di lavoro) ma si estendonocomprendono anche gli aspetti ambientali (non del prodotto ma della fabbrica in cui il prodotto è realizzato), salute e sicurezza e correttezza delle pratiche commerciali.
Poichè il termine Responsabilità Sociale di un'organizazione identifica alcune caratteristiche di un'organizzazione ma viene utilizzato, in ambito approvvigionamento, per identificareconnotare l'approccio al Responsible Sourcing e nelle linee guida OCSE si parla di Due Diligence per Responsible Supply Chains il mezzo per comunicare queste informazioni verificate da una terza parte indipendente è l'ETICHETTATURA e il giusto termine a cui associarla è RESPONSABILE.
 
Per tutte queste ragioni confermo la mia richiesta di: