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La invito cortesemente a leggere pagina 11 del Libro Verde Libro verde della Commissione Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese. PUBBLICATO NEL 2002.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52001DC0366&from=IT
A pagina 21 del Libro
fabbricazione esente da qualunque forma di sfruttamento o a un cattivo trattamento,sono spesso caratterizzate da una mancanza di trasparenza e di verifiche indipendenti delle loro affermazioni. Contrariamente alle etichette vertenti sul contenuto o sulla sicurezza dei prodotti, tali affermazioni non possono essere verificate sul prodotto stesso. Per essere credibili, le etichette sociali ed ecologiche dovrebbero basarsi su una verifica costante dei luoghi di lavoro realizzata secondo norme concordate."
Nella successiva pagina 22 si pala di etichettatura sociale "... lo sviluppo di standard di etichettatura sociale"
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Un termine citato in un LIBRO VERDE (non un documento qualsiasi) è il portato di discussioni sul concetto e sul termine ed è l'evidenza di un consenso da parte di esperti della materia di ogni nazionalità.
Stiamo parlando di un termine presentato 18 anni orsono
Un'Etichettatura (analogamente a quanto accade per la certificazione) esprime una valutazione rispetto a un insieme di criteri (multi-criteria) che non possono essere soggettivi e personali ma devono essere condivisi almeno a livello nazionale, molto meglio a livello internazionale per rendere comparabili quei programmi di Etichettatura fornendo loro una base di riferimento comune.
Non a caso, al momento di enuciare il significato del termine "Etichettatura Sociale" nel 2001 la Commissione dell'Unione Europea aveva auspicato che in futuro si sviluppassero norme e linee guida a cui riferire tale Etichettatura Sociale.
Non si può affermare che un termine definito 18 anni orsono in un documento ufficiale riguardi il futuro e pertanto l'affermazione "siamo nel campo delle proposte e dei progetti futuri" è falsa e da respingere.
Questi Standard e riferimenti per l'Etichettatura Sociale hanno richiesto effettivamente anni di lavoro per essere sviluppati e condivisi.
Il primo ambito in cui si è ottenuto un consenso internazionale è stato l'ISO (International Standaridazion Organization) nel corso del 2010 quando è stato approvata la norma ISO 26000
Tale norma avente per oggetto le linee guida per la responsabilità sociale di un'organizzazione allargava in modo consistente il significato di "sociale" espresso nel documento della Commissione del 2001.▼
La norma ISO 26000 ha per titolo Guida per la Responsabilità Sociale e comprende diritti umani e condizioni di lavoro, salute e sicurezza, ambiente e correttezza dei rapporti di affari con clienti, fornitori e altri stakeholders.
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Nel 2017 l'OCSE conferma le linee di indirizzo ISO e pubblica delle linee guida generali per la condotta d'impresa RESPONSABILE.▼
▲Nel 2017 l'OCSE conferma le linee di indirizzo ISO e pubblica delle linee guida generali per la condotta d'impresa RESPONSABILE
https://pcnitalia.mise.gov.it/index.php/it/linee-guida-ocse-2
Su questo tema l'OCSE ha sviluppato diversi documenti e linee guida più specifiche:
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Le linee Guida OCSE sono state predisposte con l'obiettivo di fornire ai Governi delle indicazioni utili SU COME introdurre le VALUTAZIONI su tutti gli aspetti della Responsabilità Sociale nelle legislazioni.
Ma le linee guida OCSE sono anche raccomandazioni indirizzate a
Alla vostra domanda
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Nel vostro testo si legge "... cosa si intende per fonte attendibile....":
Siete
Sarebbe quanto meno bizzarro
E' opportuno a questo punto fare una notazione di tipo tecnico sull'
Correttamente tutti i documenti citati da fonti internazionali non utilizzano il termine di "certificazione" perchè questo è definito dall'ISO come "l’atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, conragionevole attendibilità, un determinato prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti specificati."
Nell'ambito della Responsabilità Sociale esistono dei principi da seguire ma non esistono dei requisiti in base ai quali rilasciare un'attestazione di conformità.
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L'output di questo processo non può tuttavia essere un "certificato" per le ragioni di cui sopra.
Ancora una volta vi è completa evidenza che il termine "Etichettatura" indicato nel 2001 nel Libro Verde dell'Unione Europea" è corretto e l'etichetta è il mezzo appropriato per comunicare alle parti interessate (consumatore finale in primis) che è stata eseguito un processo di Due Diligence basato su una "valutazione dei rischi" come
Questo approccio riflette esattamente quanto l'ISO ha già applicato in una altro ambito (questo è l'unico punto su cui concordo con la Vostra osservazione di un ragionamento in parte svolto per "analogia") ossia quello della verifica delle caratteristiche ambientali di un prodotto: vi sono tre tipi possibili di dichiarazioni ambientali di prodotto esplicitati nelle norme della serie ISO 14020 e uno di questi è la "etichettatura ambientale" (definita dalla norma ISO 17024)comunemente chiamata "eco-labelling".
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